D’Ambrosio: “Con noi costruita una nuova Altopascio, vogliamo continuare a darle tutto”

L'appello al voto del sindaco uscente che si ricandida al bis: "Abbia rotto l'isolamento e risanato i problemi del Comune"

Dare tutto quello che abbiamo per Altopascio. Lo abbiamo fatto per 5 anni, rimettendo al centro la persona in ogni scelta, in ogni azione. Vogliamo continuare a farlo nei prossimi 5, portando a termine i tanti progetti avviati, tagliando il nastro ai tanti cantieri progettati e finanziati”. Inizia così l’appello al voto del sindaco uscente di Altopascio, Sara D’Ambrosio, che si ricandida per il bis alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre.

“In questi cinque anni Altopascio è cambiata. E questo è un fatto. Lo si vede tutti i giorni – prosegue D’Ambrosio: nei tanti progetti avviati, nei cantieri portati a termine, nei tanti eventi che hanno dato nuova vita e slancio al nostro territorio, nelle tante persone che, anche da fuori comune, passeggiano per le nostre vie, visitano i nostri luoghi, apprezzano la nostra cultura. Si vede nella scuola, tornata al centro della discussione e diventata parte integrante di un ecosistema in continua crescita. Si vede: nelle associazioni di volontariato e sportive, che hanno sempre più spazio e sono sempre più attive, nei commercianti, nella vivacità del centro e delle frazioni, nelle aziende che non fuggono da qui, ma che, al contrario, scelgono di restare, di investire, di ampliarsi. Si vede, si vive, si respira nel rinnovato senso di comunità che ci ha portato a superare, insieme, anche la spaventosa sfida del Covid. Nelle persone, che sono tornate al centro, di ogni scelta, perché si diventa grandi insieme se si cresce insieme”.

“Il nostro impegno è quello di rendere Altopascio un luogo bello da vivere e da frequentare, un luogo che vuole ancora più bene a se stesso. Il nostro paese, in questi 5 anni, ha tirato fuori la testa e oggi è riconosciuto come interlocutore credibile, viene preso a modello per le buone pratiche, è uscito dall’isolamento in cui è stato confinato per decenni: ci siamo tolti di dosso quel bollino nero che avevamo sempre in passato. Con questo scatto d’orgoglio abbiamo iniziato a scrivere un’altra storia, ora c’è da completare il lavoro avviato. Per andare avanti e non tornare indietro: per continuare a credere nella comunità e non nel personalismo esasperato. La rinascita è il filo-conduttore che ha guidato i primi cinque anni di amministrazione. La crescita è ciò che contraddistinguerà il nostro paese nei prossimi cinque”.

“Abbiamo lavorato come una squadra, facendoci forza l’uno con l’altro – prosegue -: siamo un gruppo di persone che amano Altopascio sopra ogni cosa, che credono nell’enorme potenziale di questa terra così generosa e così profondamente bella. Con professionalità, capacità, onestà, semplicità vogliamo continuare a far crescere il nostro comune, alimentando il fuoco dell’orgoglio di essere altopascesi”.

“Domenica e lunedì siamo chiamati a compiere una scelta – conclude il sindaco D’Ambrosio -. Intanto vi dico di andare a votare, perché questo diritto-dovere è tra i più importanti che ogni cittadino possa avere e onorarlo e rinnovarlo ogni volta è una grande opportunità, da non sottovalutare. Si voterà il nuovo sindaco di Altopascio, si voterà la nuova squadra che guiderà il paese nei prossimi cinque anni. La strada è tracciata, Altopascio è ormai un paese proiettato nel futuro e il futuro va saputo affrontare, va saputo cogliere e costruire: i problemi non possono essere risolti da chi li ha generati. Per noi parlano i fatti. Abbiamo trovato un comune con petizioni dei cittadini sepolte nei cassetti, con magagne mai risolte, con nessun progetto pronto per essere finanziato, con i lavori pubblici fermi. In neanche 5 anni, abbiamo rimesso in moto Altopascio. Abbiamo trovato un comune dove se eri contro chi amministrava venivi isolato, noi abbiamo dimostrato che c’è posto per tutti, perché è proprio nel confronto che si cresce. E continueremo a farlo. Con ancora più concretezza, con la trasparenza e la chiarezza di sempre. Abbiamo da ricostruire dopo il Covid, sarà faticoso, ma per noi – e con noi intendo per tutti e 15mila i cittadini altopascesi – sarà l’occasione per far fiorire ciò che abbiamo seminato. Noi scegliamo Altopascio e rinnoviamo questo impegno: in tanti dicono di amare Altopascio, noi lo abbiamo dimostrato. E anche questo è un fatto. E i fatti sono necessari, perché sono il mezzo attraverso cui è possibile diventare ogni giorno, tutti i giorni, grandi insieme”.

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