Giornata della memoria, ad Altopascio la mostra “Nel vento e nel ricordo” foto

Appuntamento questo giovedì (27 gennaio) dalle 15 alle 17, in Sala Granai con le storie di bambini ebrei della Shoah in provincia di Lucca,

Giornata della Memoria 2022: la mostra “Nel vento e nel ricordo – Storie dei bambini ebrei della Shoah in provincia di Lucca” alla Sala Granai in piazza Ospitalieri

Solidarietà, coraggio, memoria. Sono questi sono gli ingredienti di Nel vento e nel ricordo. Storie di bambini ebrei della Shoah in provincia di Lucca, la mostra, promossa e realizzata dalla Provincia di Lucca e dall’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea, curata da Silvia Quintilia Angelini, Luciano Luciani ed Emmanuel Pesi, che approderà nei prossimi giorni ad Altopascio.

È questa infatti l’iniziativa di riferimento della giornata della memoria 2022, che ad Altopascio riguarderà tanto gli studenti quanto i cittadini. L’appuntamento, organizzato dall’amministrazione comunale con l’ente provinciale, insieme con Anpi – sezione Altopascio, Porcari e Montecarlo, e Isrec Lucca, è per questo giovedì (27 gennaio) dalle 15 alle 17, in Sala Granai (piazza Ospitalieri). L’ingresso è gratuito e aperto a tutti. I bambini e i ragazzi delle scuole, invece, potranno visitare la mostra questo mercoledì, giovedì e venerdì (26, 27 e 28 gennaio), dalle 9 alle 12. La mostra diventerà anche un video disponibile sul canale YouTube del Comune.

Una mostra intensa e commovente che integra testi, ritagli di giornale, foto dell’epoca con i racconti di coloro che vissero sulla propria pelle la paura e le atrocità della persecuzione. Pagine nere della storia italiana che non hanno risparmiato Lucca e i suoi territori circostanti.

Una mostra che non arriva a caso ad Altopascio: un pannello dell’esposizione, infatti, racchiude proprio una storia altopascese, quella di Vlasta Strassberger e Giulio Blei e del loro figlio David, nato ad Altopascio. Vlasta e Giulio si conobbero ad Altopascio nel 1941, entrambi ebrei, entrambi internati. Malgrado le loro misere condizioni di vita e lo stretto controllo da parte del regime che ne limitava la libertà da tutti i punti di vista, Giulio e Vlasta decisero di sposarsi e dettero alla luce David. Il loro destino, a un certo punto, pare segnato: dopo l’8 settembre 1943 i luoghi di internamento libero vengono progressivamente chiusi, gli ebrei presenti vengono deportati nei campi di concentramento. È questo il momento in cui la vita di Vlasta, Giulio e Davide cambia per sempre: incontrano Francesco Rosellini, gestore dell’agenzia di Altopascio del consorzio agrario di Lucca, già in dissenso con l’amministrazione fascista comunale di allora. Sarà lui a portarli in salvo: Rosellini, infatti, entra in contatto con la famiglia Blei poco prima dell’arrivo dei tedeschi ad Altopascio (10 settembre 1943) e sarà lui a portarli in salvo, fornendo loro nascondiglio (a Vetriano), soldi e documenti falsi, necessari per raggiungere la sicura Svizzera.

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