Montecarlo in delegazione ad Althen des Paluds per rinnovare il patto di gemellaggio

Presenti anche rappresentanti delle cittadine di Karlstein e Mylau

Sono stati due giorni molto intensi quelli trascorsi dalla delegazione di Montecarlo nella cittadina di Althen des Paluds situata nel sud della Francia a circa 15 chilometri da Avignone. Qui si sono incontrati i rappresentanti dei quattro paesi gemellati, Montecarlo, Karlstejn, Althen des Paluds e Mylau il cui processo di partenariato è iniziato molti anni orsono e che è andato concretizzandosi a partire dall’anno 2002.

Questa volta è stato il Comitato per i gemellaggi di Althen des Paluds a prendere l’iniziativa e ad invitare una rappresentativa delle città gemellate per festeggiare i 20 anni della nascita del comitato per i gemellaggi di Althen des Paluds.

La delegazione di Montecarlo era formata dal sindaco Federico Carrara, dalla presidente del comitato per i gemellaggi Piera Dell’Osso, dall’ex sindaco Giuseppe Pieretti firmatario del gemellaggio con Althen des Paluds, da Fulvio Donatini consigliere delegato al turismo, da Veronica Della Nina membro del direttivo del comitato e da Natalie Nannini.

Momenti di convivialità si sono alternati a sedute commemorative alla presenza di personalità locali come il sindaco Michel Terrise, Lucien Stanzione senatore della Repubblica e sindaco nel 2003 firmatario del patto di gemellaggio con Montecarlo, il deputato Adrien Morenas, membri dell’amministrazione di Althen des Paluds e il Comitato per i gemellaggi al completo.

Ma per il gemellaggio di Montecarlo una figura molto importante, presente in queste due giornate di festeggiamenti, è sicuramente Pierre Favier, giornalista accreditato all’Eliseo, scrittore di vari testi tra cui la vita di François Mitterrand. Egli è stato promotore del gemellaggio fra Montecarlo e Althen des Palus quando, nell’anno 2002 venne a Montecarlo inseguendo le sue origini,  incontrò nell’amministrazione accoglienza e sostegno nella ricerca dei discendenti della nonna Maria Domenica Panattoni e si innamorò del nostro paese.

Durante i due giorni di festeggiamenti, negli interventi dei membri dei comitati per i gemellaggi come in quelli dei politici è stata sottolineata l’importanza del coinvolgimento dei giovani nei progetti, per i quali, come è stato constatato non esistono gli ostacoli e le barriere linguistiche che condizionano gli adulti e che, raccogliendo il testimone, hanno il compito di portare avanti il processo, ancora troppo lento e faticoso, di unificazione europea.

 

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