Siccità, Del Chiaro: “La falda acquifera di Capannori non è in stato di allarme”

Prima riunione congiunta sul tema da parte delle commissioni ambiente e agricoltura. Prosegue il monitoraggio del territorio

Lotta alla siccità e monitoraggio della situazione reale della falda acquifera della Piana di Lucca. Sono questi gli obiettivi che la commissione ambiente e la commissione agricoltura del Comune di Capannori si sono dati durante la prima riunione congiunta.

Un dato preoccupante, sebbene non allarmante, è emerso chiaro: la falda nel mese di luglio ha raggiunto una profondità nel sottosuolo di 3 metri e 13 centimetri, cosa che di solito avviene a settembre. Del resto la situazione meteo-climatica di tutto giugno segna temperature di due gradi sopra la media del periodo, già da maggio, situazione decisamente anomala.

Per questo motivo il presidente della commissione ambiente Gianni Campioni e il presidente della commissione agricoltura Gaetano Ceccarelli, supportati dall’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro, hanno chiesto un approfondimento specifico ad Acque, presente con il consigliere delegato Antonio Bertolucci e l’ingegnere Demetrio Foti e al Consorzio di bonifica Toscana nord, presente con il presidente Ismaele Ridolfi e l’ingegner Lorenzo Fontana. La prima riunione è servita, principalmente, per condividere in sede istituzionale il quadro conoscitivo aggiornato della falda della Piana e dei prelievi.

“Dal report di Acque Spa è infatti venuto fuori come i lavori di ammodernamento e sistemazione della rete dell’acquedotto portata avanti da Acque e dal Comune ha permesso di ridurre il prelievo dalla falda di Paganico, prelievo che infatti è sceso da 54 litri al secondo nel 2006 ai 36 litri al secondo nel 2021 – spiegano dalle commissioni -. Con l’intervento di realizzazione del tubone 2 in corso di realizzazione da parte di Acque (opera che fa parte del grande intervento che interessa da viale Europa di Lammari fino a Paganico) ci sarà un ulteriore miglioramento della situazione visto che il tubone, che preleva l’acqua dal Serchio, immetterà circa 30 litri al secondo nella rete di Paganico, riducendo così ulteriormente il prelievo. Con il tubone, poi, un quarto dei prelievi dal fiume Serchio andranno a polo cartario della Piana e un’altra parte nella stazione del Pollino che serve l’area del Bientina e della Valdinievole”.

Allo stesso tempo il lavoro di manutenzione su reticolo idraulico della Piana condotto dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord consente di portare l’acqua agli agricoltori e il fatto di portare l’acqua del Serchio nelle canalette contribuisce a rimpinguare la falda. Anche per questo motivo, il Consorzio ha elaborato un progetto, in attesa di finanziamento, di ulteriori 7 milioni di euro per la straordinaria manutenzione del reticolo.

“L’assenza di piogge e le temperature sempre alte stanno creando qualche preoccupazione rispetto alla falda acquifere – dice l’assessore Del Chiaro –. Per questo, insieme ai consiglieri Campioni e Ceccarelli, abbiamo deciso di dare il via a questo percorso, coinvolgendo le autorità competenti. Sappiamo che la falda della Piana è il più grande serbatoio d’acqua della Toscana e pertanto va tutelata e salvaguardata. Il Consorzio ed Acque ci hanno rassicurato sul fatto che, fortunatamente, la nostra falda non è in stato di allarme, anche se ovviamente risente delle caratteristiche di questa estate. Quindi bene, ma non benissimo. Invito nuovamente quindi i cittadini ad avere un uso responsabile vero l’acqua in questa estate torrida, come previsto con apposita ordinanza. Pertanto riteniamo sia stato importante dare il via a questo percorso sulla lotta alla siccità e sulla salvaguardia della nostra falda, iter che andrà avanti con nuovi incontri su tematiche specifiche. L’acqua è un bene prezioso e come tale va trattato”.

In particolare, alla prossima riunione saranno affrontati argomenti come gli emungimenti del polo cartario della Piana e sarà esaminato dal punto di vista idrogeologico la questione della subsidenza.

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