In Pizzorna la seduta dimostrativa di terapia forestale: al via il progetto ‘Agri-Care’






Hanno participato persone in rappresentanza delle istituzioni, della scuola, dell’Asl e delle cooperative e associazioni del territorio
Nella giornata di sabato (3 maggio) alle Pizzorne, tra Villa Basilica e Capannori, si è tenuta una seduta dimostrativa di terapia forestale, organizzata dal Consorzio Forestale di Villa Basilica e guidata da Patrizia Garberi, guida ambientale, psico-terapeuta ed esperta di bosco-terapia.
L’incontro ha rappresentato il passaggio dal progetto Il Bosco che Cura, concluso nel 2024, capofila il Consorzio Forestale di Villa Basilica, finanziato da Regione Toscana attraverso il Psr Misura 16.9, e il nuovo progetto Agri-Care promosso dalla Fondazione per la coesione sociale e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, di cui capofila è l’Agricola Calafata Coop Sociale.
Hanno participato una quindicina di persone, in rappresentanza delle istituzioni locali, della scuola, dell’Asl di Lucca e delle cooperative e associazioni del territorio.
“L’obiettivo della mattinata è stato pienamente centrato – spiega il presidente Giovanni Ciniero – si è trattato di far conoscere direttamente a decisori, portatori di interesse e opinion leader il potenziale della terapia forestale per favorire l’inclusione sociale delle categorie svantaggiate e supportare le persone in difficoltà. Si tratta anche di una pratica di valore turistico, che può contribuire a valorizzare il nostro bellissimo territorio”.
“Quando noi parliamo della necessità di contrastare l’abbandono delle foreste attraverso una gestione attiva dei boschi – prosegue Ciniero – intendiamo diverse cose che devono essere programmate e bilanciate: non si tratta solo di tagliare le piante per vendere i tronchi e produrre il cippato, ma anche di prevenire gli incendi, contrastare la diffusione di parassiti, rilanciare l’agricoltura e la pastorizia in montagna, ripristinare strade e sentieri forestali, gestire i canali dell’acqua e, appunto, promuovere turismo e agricoltura sociale”.
“Questi nuovi progetti vanno tutti nella stessa direzione – conclude Ciniero – e per noi è fondamentale riuscire a coinvolgere positivamente il territorio e far capire il valore pubblico di queste nostre iniziative: partecipare ad una Fiera per vendere il cippatino come prestarsi personalmente ad una seduta di terapia forestale hanno per noi come unico filo conduttore la valorizzazione dei boschi e dei terreni che ci sono stati dati in gestione”.