Alimentazione è salute: parola della nutrizionista Velotti

Parte oggi (14 dicembre) su Lucca in Diretta una nuova rubrica, tutta dedicata al ben-essere. Una parola che abbiamo deciso di scrivere con un trattino in mezzo, perché quando parliamo di salute vogliamo considerare la persona nella sua interezza, nell’equilibrio – o nel disequilibrio – tra le emozioni, la mente e il corpo.
Prenderanno la parola tre professioniste del nostro territorio che da anni accompagnano gli altri in percorsi verso un ben-essere pieno. Sono una nutrizionista, una consulente dei fiori di Bach e un’insegnante di yoga. Nei prossimi giorni scopriremo, dalle loro parole, chi sono e quali motivazioni hanno animato le loro scelte professionali.
Iniziamo con la prima penna della nuova rubrica, Ombretta Velotti.

“Dopo la maturità classica ho frequentato la facoltà di farmacia dell’Università di Pisa e, una volta laureata, mi sono abilitata alla professione di farmacista, che ho svolto per circa dieci anni in una farmacia del centro storico. In seguito l’interesse per la nutrizione e l’alimentazione mi hanno portata alla seconda laurea in biologia applicata alla biomedicina e a svolgere, una volta abilitata, la professione di biologo nutrizionista. Sono convinta sostenitrice che l’alimentazione sia una delle più importanti forme di prevenzione e miglioramento della maggior parte dei disturbi e delle patologie in cui possiamo incorrere. Scegliere di alimentarsi correttamente va al di là di un semplice programma di dimagrimento; avere cura della propria alimentazione vuol dire saper scegliere cibo di qualità, saperlo conservare, cucinare e utilizzare al meglio delle sue potenzialità per rispondere ai bisogni del proprio organismo. La nutrigenetica e la nutrigenomica, che studiano la capacità del cibo di influenzare l’espressione genica e del dna di comportarsi diversamente a seconda dell’alimentazione, così come gli studi, sempre più frequenti, su intestino e microbiota, rimandano alla possibilità di seguire regimi alimentari altamente personalizzati. Cerco quotidianamente di testimoniare come il concetto della ‘cura di sé’, contempli, oltre all’attenzione per quello che mangiamo, anche l’attività fisica, la consapevolezza delle proprie scelte in tema di salute, la sintonia con le proprie emozioni, insomma benessere psicofisico a 360 gradi. Questo è quello che vorrei trasmettere a chi si rivolge a me per un percorso di dietoterapia, non un inutile periodo di sacrificio limitato nel tempo, ma un impegno nel mantenere in buono stato la propria salute il più a lungo possibile. Ad oggi, anche grazie alle mie esperienze lavorative passate, ho compreso l’importanza e il valore dell’ascolto: infatti cerco di fare leva sulle motivazioni e sulla convinzione delle persone che si rivolgono a me perché, anche con il mio supporto, la persona possa diventare l’artefice del proprio cambiamento. Solo nella comprensione di quelli che possono essere i punti di forza dell’altro, e non solo delle sue debolezze, si può sviluppare una collaborazione proficua che porti ai risultati sperati”.

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