Dalle ville alla storia, Daverio al Giugno porcarese

E’ l’evento clou del Giugno porcarese. Domenica prossima (8 luglio) sul palco in piazza Felice Orsi salirà Philippe Daverio che terrà una conversazione dal titlo Territori d’arte: la nostra terra attraverso gli occhi di Daverio. Lucca, la più longeva delle repubbliche toscane, la più autonoma e la più fiera d’esserlo. Un mistero antico come la piazza posata sul circo romano, un mistero elegante come la tomba di Ilaria del Carretto, un mistero colto come le pergamene del suo Archivio di Stato che così si chiamava per lo Stato d’allora. Lucca capitale della Lucchesia e centro d’un territorio con le più belle ville d’Italia. Lucca discreta al punto d’avere evitato la demolizione delle sue mura con l’Italia Unità che le toglieva ovunque. Tutto questo sarà protagonista durante la serata di domenica.

In virtù del recente progetto di restauro dell’erta della Chiesa di Porcari, nonché della presenza dell’unico ciclo pittorico del Marcucci, famoso pittore lucchese ospitato all’interno della chiesa ed infine della cinquecentesca Villa Grassini dove è allocata la storica lapide della famiglia Di Poggio, l’amministrazione comunale di Porcari ha fortemente voluto ospitare sul palco del Giugno Porcarese una personalità di levatura nazionale come il professore Philippe Daverio.
Grazie alle sinergie creatosi con il Comune di Capannori e il Comune di Lucca, il professore ha avuto la possibilità di conoscere lo storico contado di Lucca (all’epoca racchiudeva sia Capannori che Porcari) e di prepararsi per una lezio aperta a tutti in forma gratuita che ci illustrerà il nostro territorio facendo particolare attenzione alle ville lucchesi, che tutt’oggi sormontano donando bellezza al territorio, e soffermandosi sull’importanza architettonica e paesaggistica dell’Acquedotto del Nottolini.

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