“Un sindaco assente? Sfatiamo con i fatti un’altra balla del Pd”. Parola del primo cittadino di Montecarlo, Vittorio Fantozzi che in un post su Facebook si smarca dalle accuse dell’opposizione. “Dall’inizio dell’anno – osserva Fantozzi – si sono svolte 25 sedute di giunta comunale nelle seguenti date: il 5, 13, 20, 27, 31 gennaio, il 3, 10, 17, 24 febbraio, il 3, 10, 17, 24 marzo, il 7, 14, 21 aprile, il 5, 12, 19, 26, 30 maggio, il 7, 15, 23, 29 giugno. Il sottoscritto risulta assente, suo malgrado, alla sola seduta del 10 febbraio per motivi di ordine personale”.

“In queste 25 sedute di giunta comunale sono state approvate 120 delibere concernenti la totalità delle materie inerenti la macchina comunale la cui operatività, si arguisce, non è mai venuta meno in nessun momento. Dall’inizio del 2018 – aggiunge – si sono svolte, inoltre, 3 sedute di consiglio comunale il 13 marzo, il 7 ed il 26 giugno. Il sottoscritto è stato sempre presente. In queste 3 sedute consiliari sono state approvate 27 delibere concernenti la totalità delle materie concernenti la corretta operatività della macchina comunale che, anche qui si arguirà, non è mai venuta meno al proprio compito e dovere nei confronti del territorio e della comunità montecarlese. Dall’inizio dell’anno, infine, il sottoscritto ha risposto, nella sede comunale ed a domicilio, a tutte le 124 richieste di appuntamento, finora pervenute, entro e non oltre il termine di una settimana dalla loro comunicazione. Ora, se il sindaco ha sempre presenziato e garantito la continua e corretta funzionalità dell’Ente, cosa resta di questa ennesima balla? Resta l’occasione per chi non l’avesse ancora avuta di conoscere il basso livello politico ma sopratutto, mi sia consentito, umano dei rappresentanti, residenti ma soprattuto non residenti nel nostro comune, del Pd locale perché sotto qualsiasi veste si presentino e presenteranno, da falsi civici all’anonimato via mail, sempre del Pd restano – che hanno potuto provare emozioni nuove, sognato ed augurato che, a motivo di un lutto familiare e sperando in chissà quante e quali sopraggiunte difficoltà personali e familiari, il sottoscritto allentasse e magari cessasse l’attività politica. Siamo ancora qua, grazie a tutti voi”.