Si conclude a Montecarlo il festival ‘L’ora di teatro’

Ultimo appuntamento della stagione, domani (20 gennaio) dalle 16, al teatro dei Rassicurati di Montecarlo con il festival nazionale Città di Montecarlo L’Ora di teatro – Un sipario aperto sul sociale organizzato dalla Fita – Comitato provinciale di Lucca, in collaborazione con il Comune di Montecarlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Saranno presenti il presidente nazionale della Fita, Carmelo Pace, ed il vicepresidente Aldo Zordan per la conclusione del workshop regionale del progetto Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale.

Si parte alle 16 con Una storia quasi semplice, performance a cura del laboratorio Albatros dell’associazione Maria Antonietta e Renzo Papini.
L’informazione come mezzo per creare opinione ma che può anche generalizzare e banalizzare eventi che in verità portano a profondi mutamenti nella società. Contrasti e sovrapposizioni d’idee tutto in una cornice utile a semplificare il male e a renderlo legittimo per interessi personali. Ecco che il laboratorio Albatros si è chiesto: cosa accade all’essere umano strumentalizzato proprio dall’informazione? E la risposta è stata: quando persone diverse s’incontrano possono sempre trovare un punto in comune. Le loro anime si disperano, si cercano e giocano insieme.
La riflessione del gruppo è che le persone partono dai propri luoghi di nascita, mettendosi in cammino e dalla disperazione vissuta per un viaggio della speranza, spesso le condizioni non migliorano. Il gruppo Albatros propone la poesia del campo P, proprio come destinazione ultima di una vita non desiderata, cercando di raccontare ciò che è oltre l’informazione.
A seguire la compagnia Teatralmente dell’associazione L’Uovo di Colombo e del gruppo di lavoro di inclusione sociale dell’azienda Usl Toscana nord ovest – Zona Versilia presenta Elogio della follia libera interpretazione del testo di Erasmo Da Rotterdam, ideazione e messa in scena di Renata Vrbova, in memoria di Cinzia Valleroni.
Spesso la nostra parte razionale, le regole, gli automatismi prevaricano il mondo dei sogni, della fantasia e dell’intuizione. Noi abbiamo voluto questa volta evidenziare e sostenere la parte creativa, anche se le due parti sono entrambe importanti ed integranti.
Terza performance sarà quella di C Entra Compagnia teatrale della cooperativa Crea di Viareggio con Aktion T4, spettacolo conferenza sul programma nazista di eutanasia.
Sono dieci anni che il centro Il Capannone, sede storica della cooperativa sociale Crea, porta avanti un progetto di informazione storica e sociale sull’abominevole programma nazista di eugenetica denominato Aktion T4, che prevedeva lo sterminio di persone con disabilità, denominati dalla strategia nazista “vite indegne di essere vissute”. “Abbiamo creato – spiegano – un momento teatrale che mantiene l’informazione storica e avvicina il pubblico al punto di vista evocativo e poetico dell’azione scenica. Crediamo che la cosa più indegna in questo momento sia quella di dimenticare”.
Infine alle 17,40 la Fita presenta Italia anni 10 o dieci anni di Italia o dieci anni di Italia, un esperimento di drammaturgia collettiva con frammenti di teatro per raccontare la contemporaneità per la regia di Giovanni Fedeli.
Al termine verrà presentata la 26esima edizione della rassegna provinciale Chi è di scena! in programma dal 27 gennaio al 31 marzo. A seguire la cerimonia di premiazione del decimo festival nazionale L’Ora di teatro – Un sipario aperto sul sociale.
Il biglietto d’ingresso per l’intero pomeriggio costa 7 euro (4 per bambini dai 7 ai 12 anni). Per informazioni e prenotazioni, si può contattare Rita al numero 320.6320032 o alla casella di posta elettronica fitalucca@gmail.com. I programmi delle rassegne organizzate dalla Fita Lucca sono consultabili sul sito www.fita-lucca.it o sulla pagina Facebook Federazione Teatro Amatori Lucca.

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