Salute della bocca, l’importanza dell’alimentazione

Un bel sorriso rappresenta un patrimonio che la natura ci ha regalato e di cui dobbiamo avere cura con un’adeguata igiene orale e controlli periodici dal dentista. Tuttavia la salute del cavo orale non è solo la salute dei nostri denti, ma anche dei tessuti che li circondano; e questa dipende a sua volta da un’alimentazione sana e da un corretto stile di vita. Alimentarsi in maniera sana vuol dire assumere alimenti in quantità e qualità adeguate, tanto da ottenere tutti i principi nutritivi necessari al buon funzionamento del nostro organismo.

La salute generale dell’individuo è data dalla salute di ogni suo organo ed apparato, pertanto possiamo affermare che salute orale e salute generale sono strettamente legate e vengono influenzate da un’adeguata nutrizione. Pensiamo ad esempio come carenze vitaminiche o proteiche in gravidanza possono influenzare lo sviluppo del cavo orale nel nascituro (dentizione, crescita delle ossa mascellari), oppure come un insufficiente apporto lipidico possa ripercuotersi sulle patologie delle ghiandole salivari, della mucosa orale e sulla predisposizione alla carie. La nutrizione influenza anche la qualità della saliva. Questa è composta prevalentemente da acqua (per circa il 99 per cento) e da sali minerali e sostanze organiche (mucina, immunoglobuline ed enzimi). La saliva rappresenta un’importante barriera nei confronti di sostanze irritanti e batteri e affinchè tale protezione sia efficiente, è necessaria una buona idratazione e una dieta bilanciata. Quando parliamo di salute orale, la patologia più conosciuta è senz’altro la carie. Essa è una malattia multifattoriale, nella cui prevenzione è coinvolta a pieno titolo la nutrizione. Alcuni batteri (Streptococcus mutans e Lattobacilli), in presenza di placca, fermentano gli zuccheri, producendo degli acidi che attaccano lo smalto dentale. Se la saliva presente, è di qualità adeguata, questa è in grado di contrastare questo processo; altrimenti si avrà l’inizio della formazione della carie. Tra i diversi cibi, i carboidrati sono quelli più cariogeni; inoltre quelli a basso peso molecolare come gli zuccheri saccarosio, glucosio, maltosio e lattosio, presentano un’aggressività maggiore. Anche la viscosità del cibo ha influenza sulla capacità cariogena, infatti cibi come caramelle o cracker sono più nocivi rispetto a quelli fluidi, perché restano più a lungo sulla superficie dei denti. I cibi più duri, come frutta o verdura cruda, invece hanno la capacità di pulire i denti, grazie ad un’azione meccanica, così come sono necessari cibi che apportano vitamine, calcio e composti come floruri e fosfati.
Ancora una volta, un’alimentazione sana e buone pratiche comportamentali, sono alla base della nostra salute.
Bibliografia: Luca Speciani, Basi cliniche di medicina di segnale (Tecniche nuove)

Ombretta Velotti
biologa nutrizionista

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