Raddoppio ferroviario, Marchetti (FI): “Criticità per gli abitanti di Ribocco”

Si mette nei panni di un abitante di Ribocco, località della frazione di Marginone, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Maurizio Marchetti, riguardo al progetto Rfi di raddoppio ferroviario, chiedendo all’amministrazione comunale di Altopascio un consiglio comunale dedicato: “Abito a Ribocco – dice il consigliere regionale Maurizio Marchetti (Fi) – Oggi esco di casa, supero il passaggio a livello e in 300 metri sono in direzione Marginone, collegato tecnicamente col mondo. Quando però, col raddoppio ferroviario, opera necessaria e indispensabile ci mancherebbe, quel passaggio a livello verrà chiuso, a quel punto io che abito a Ribocco o rimarrò lì vita natural durante o fruirò della mitica opera accessoria con una strada che mi condurrà lungo più di due chilometri di anello, fino a dove era il passaggio a livello chiuso ormai da tempo. Vi pare sensato? A noi no”.
“È l’ennesima criticità di un progetto, quello di Rfi per le opere accessorie al raddoppio ferroviario, che l’amministrazione altopascese – attacca Marchetti – subisce passivamente, in maniera del tutto supina e rifuggendo, per di più, ogni genere di confronto in sedi istituzionali e pubbliche. La sola condivisione del progetto è consistita nella sua affissione sotto al porticato del municipio. Un po’ pochino. Noi come opposizioni, tra Insieme per Altopascio e Lega, abbiamo chiesto che si convocasse sul progetto un consiglio comunale dedicato, come è stato fatto ad esempio a Capannori dove pure ci sono comitati di cittadini molto attivi. Ad Altopascio però no, l’amministrazione si sottrae. Ancora non ci sono convocazioni alle viste e noi siamo pronti ad andare dal Prefetto per garantire alla cittadinanza la partecipazione che merita”.

Non è del resto la prima volta che Marchetti punta il dito sul progetto Rfi per le opere accessorie che coinvolgeranno Altopascio: “Si va dalle deviazioni dalla via Francesca Romea su una via Torino, inadeguata a intercettare il traffico pesante per quantità e qualità a un sottopasso che intercetta un corso d’acqua, da un percorso anche questo arzigogolato a un attraversamento pedonale che si slancia niente meno che per quattro piani – ricapitola Marchetti – con ben due ascensori esposti alla mercé di chiunque. Siamo alla fantascienza, anche perché in tutto questo andranno abbattute anche varie unità abitative: quattro nell’area tra Francesca Romea e Torino, una a Badia, più il blocco all’imbocco del sottopasso. Certo non poca cosa. Il progetto con cui Rfi, fin dall’inizio, aveva accompagnato il raddoppio – ricorda – presentava criticità che non sono state risolte e che il Comune accetta senza batter ciglio. Ma le ciglia sono quelle degli altopascesi, ed è a loro che si lasceranno in eredità tutti questi disagi, incertezze, disfunzioni. E’ un atteggiamento superficiale, quello del Comune, e noi non lo accettiamo”.

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