Fdi Capannori: “Estathé? Menesini pensi ai problemi di Capannori”

Caso Estathé, continuano le polemiche. Dopo che il centro rifiuti zero, appoggiato dal Comune di Capannori, ha proposto all’azienda produttrice del the più celebre d’Italia di evitare l’utilizzo di plastica ecco che Fratelli d’Italia risponde a tono alle accuse: “Questa – scrive Matteo Petrini, consigliere comunale Fdi Capannori – è un’iniziativa che non può essere criticata, in quanto la tutela dell’ambiente non ha colori politici, non è materia nè di destra nè di sinistra ma deve stare a cuore a tutti i cittadini e a tutti gli amministratori di ogni livello. Ben venga quindi questa proposta, soprattutto se fatta a costo zero per le tasche dei capannoresi, la quale contribuirebbe sicuramente a salvaguardare le nostre bellissime colline e i nostri paesi. Dispiace vedere il sindaco Menesini che, confondendosi, attacca sui social l’opposizione. Qui, Menesini, si sbaglia. Non siamo l’opposizione del no a priori. Siamo, e cercheremo di essere, un’opposizione intelligente e vigile. E, a tal proposito, pur lodando l’inziativa, vorrei rimarcare quali siano le priorità del nostro Comune, sulle quali appunto una buona amministrazione dovrebbe concentrarsi”.

“Rimanendo in tema di tutela della salute e salvaguardia dell’ambiente – continua – senza voler scendere in polemiche sterili tirando in mezzo fognature, acquedotto, viabilità (anche queste, tuttavia, priorità che dovrebbero essere affrontate prima di ogni altra cosa), vorrei ricordare al sindaco che 334 capannoresi stanno ancora aspettando risposta in merito alla richiesta d’incontro con l’amministrazione comunale e con i vertici della Selene per avere rassicurazioni e spiegazioni circa l’apertura del nuovo insiedamento industriale dell’azienda a Santa Margherita. All’interno dello stabilimento, situato a poche decine di metri dalle case, si andrebbero a rimuovere gli inchiostri a base chimica dalle componenti plastiche e dal polietilene tramite il ricorso a particolari procedure che prevedono l’utilizzo di componenti chimici. Attività che, quantomeno sulla carta, destano legittimamente preoccupazioni a chi abita in zona. La richiesta fatta dai cittadini, ovvero quella di organizzare un incontro pubblico, non mi sembra una pretesa fuori dal mondo. Ed il fatto che Menesini e l’amministrazione non si siano nemmeno degnati di rispondere stride un pò con quanto fatto verso la Ferrero, cercata e ricercata a distanza di anni fino a che non si è ottenuta una risposta. Ora – prosegue Petrini – o ‘l’operazione brick’ è mero e puro marketing politico, oppure vi è un problema di coerenza all’interno della giunta comunale. La tutela dell’ambiente e della salute dei capannoresi è importante in tutti i sensi, o vale solo quando si ha modo di ottenere spazio sulle cronache nazionali? Bene cercare di fornire alla Ferrero una soluzione ecologica ed alternativa all’uso di plastica, ma perchè evitare di dare risposte a livello locale su un fatto che, in maniera diversa e magari circoscritta, preoccupa un gran numero di capannoresi? Se il nuovo stabilimento della Selene opererà in totale sicurezza e senza rischi nei confronti dell’ambiente e della salute, che problemi ci sono – conclude – a convocare un’assemblea pubblica per rassicurare gli abitanti dei tre paesi coinvolti?”. 

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