Concorso vigili, Tori torna all’attacco: “E’ il sindaco a stravolgere la realtà”

Prosegue la querelle sul rinvio dell’interrogazione presentata dal consigliere di LiberAltopascio, Matteo Tori, sul concorso per i vigili urbani e l’assunzione del fratello del comandante. Dopo le accuse di Tori, il sindaco Maurizio Marchetti era intervenuto spiegando la propria posizione. Ma ciò è rimasto sgradito al consigliere, che oggi rincara la dose: “Le cose non stanno affatto come sostiene il sindaco Marchetti. È lui casomai che stravolge, come spesso gli accade, le cose e non rispetta le regole che da solo si dà”. “Non ho messo in discussione – aggiunge – la regola che è stata applicata. Ho solo trovato strano e singolare che sia stata applicata per la prima volta una regola mai applicata in passato, proprio in concomitanza con l’interrogazione da me presentata a nome di LiberAltopascio e dopo aver discusso per molto tempo due interrogazioni presentate dall’altro gruppo di minoranza Alternativa Democratica”.

“Trovo scorretto – aggiunge Tori – che il sindaco in un tentativo maldestro di nascondere gli obblighi che la legge gli impone cerchi di scaricare le colpe sulla consigliera Sara D’Ambrosio che in quel momento presiedeva il Consiglio Comunale in sostituzione del Presidente Fabio Orlandi, uscito misteriosamente e senza alcuna motivazione. Non l’hanno fatta neppure parlare, altro che gestire bene il consiglio comunale. Il sindaco prima ha chiesto l’intervento del segretario e poi ha suggerito all’inesperta e impreparata vice-presidente, da poco subentrata al presidente, che il tempo era scaduto. Continua a ripetere, è lui che alla fine risulta noioso, che il concorso a tempo determinato è tutto regolare e intanto allunga volutamente i tempi di risposta senza rispettare né il regolamento del consiglio comunale, lo stesso che lui ha applicato nei nostri confronti, né tantomeno la legge che obbliga il sindaco a rispondere entro trenta giorni alle interrogazioni e ad ogni istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri comunali, l’articolo 43 del testo unico degli enti locali. Aspettiamo risposte su una vicenda poco chiara e che lascia tanti dubbi e perplessità. Ci sono troppe coincidenze nelle procedure seguite dall’amministrazione per assumere il fratello del comandante dei vigili urbani di Altopascio. La prima si tratta dell’assunzione stagionale fatta attingendo da una graduatoria di un altro Comune, fuori provincia fra l’altro, senza neppur aver stipulato un accordo preventivo. La seconda è che il progetto di assunzione stagionale di due agenti è stato votato dalla Giunta dopo che erano già state chiamate le persone. La terza è che l’elemento discriminante, come lo chiama lui, cioè l’aver svolto per sei mesi il servizio, è proprio il periodo che il fratello del comandante ha effettuato presso il Comune di Altopascio. La quarta è che nella commissione di esami c’era un tecnico, guarda caso, già presente nella commissione dell’altro Comune fuori provincia e che aveva già giudicato molto bene, era arrivato terzo, il fratello del comandante. Credo che ci siano tutti i presupposti per dubitare della correttezza dell’assunzione e invito il Sindaco a rispondere celermente all’interrogazione per sgombrare il campo da ogni sospetto e incertezza”.

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