Ondulati Giusti, ora è allarme per l’indotto

C’è forte preoccupazione nel settore autotrasporti per le vicende che interessano la Ondulati Giusti di Altopascio che stanno mettendo in difficoltà parecchie aziende a causa dei mancati pagamenti. Se da una parte infatti sembra essere rientrato l’allarme per i lavoratori dello stabilimento, grazie anche all’intervento della prefettura e dei sindaci della Piana, la questione invece rimane ancora aperta per tutte quelle imprese di Lucca, Pistoia e Firenze, che vantano crediti nei confronti della cartiera che non riescono a riscuotere. Una situazione di disagio che ha portato giovedì sera all’organizzazione di una riunione presso la Cna di Lucca in cui si è inquadrata la situazione e si è cercato di individuare possibili vie d’uscita per uscire da una situazione di disagio sociale che rischia di travolgere decine di imprese e centinaia di lavoratori.

“E’ realmente difficile fare una stima esatta dei numeri coinvolti – spiega Franco Coppelli, presidente regionale di Fita, la categoria delle imprese di autotrasporto di Cna – all’appuntamento erano presenti una ventina di trasportatori ma sappiamo che ce ne sono almeno altrettanti e tutti hanno una situazione di difficoltà per le mancate riscossioni perché sappiamo che c’è chi deve incassare ancora il mese di giugno e i crediti vantati variano da caso a caso partendo da un minimo di 80mila euro, per chi ha magari solamente due o tre mezzi al servizio della cartiera, fino a chi deve avere quasi mezzo milione”. Una mappa piuttosto variegata per la quale è necessario intervenire in tempi strettissimi per evitare la chiusura di molti con la conseguente perdita di posti di lavoro. “Il nostro obiettivo – prosegue Coppelli – è creare un tavolo assieme alle altre organizzazioni e con i rappresentanti della cartiera, poi chiederemo l’intervento della Regione per capire se è possibile intercedere con le banche e con i fidi per avere credito a tassi particolari per tutte quelle ditte di autotrasporti che altrimenti rischiano di scomparire. Contemporaneamente faremo partire la richiesto di incontro con prefetto, sindaci e Provincia chiedendo loro di creare un percorso con il nuovo affittuario dell’attività della cartiera. Abbiamo bisogno di capire se è possibile trovare un accordo con impegni e tempi certi sui quali chiediamo alle istituzioni di vigilare. Come scadenza ci siamo imposti la prossima settimana per iniziare ad avere qualche risultato”.

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