Orto in condotta, il progetto si presenta a Expo 2015

Importante riconoscimento per il progetto Orto in condotta promosso da Slow Food nazionale, insieme a Slow Food Lucca-Compitese-Orti Lucchesi e al Comune di Capannori. Il progetto che coinvolge 14 scuole dell’infanzia e primarie degli istituti comprensivi capannoresi, per un totale di 40 docenti e 400 bambini e ragazzi trasformati in piccoli agricoltori è stato infatti selezionato per essere presentato come modello di educazione alimentare ad Expo 2015.

La condotta SlowFood Lucca-Compitese-Orti Lucchesi, che sarà rappresentata da Paola Bosi, coordinatrice del progetto a Capannori, presente insieme a Giorgio Dalsasso coordinatore del progetto ‘Orto in condotta’ per conto del Comune e Ada Barone di ‘Scuola ti voglio bene comune’ , è stata scelta insieme alle condotte di Livorno e della Val di Chiana, che portano avanti progetti analoghi sui loro territori, come condotte rappresentative della Toscana per partecipare ad un incontro che si terrà mercoledì (26 agosto) alle 18 al Teatro Slow Food.
Titolo dell’iniziativa ‘L’educazione alimentare in Toscana attraverso gli Orti in Condotta dei territori di Lucca, Livorno e della Val di Chiana: stesso progetto diverse declinazioni!”.
I rappresentanti capannoresi illustreranno alla platea di Expo anche un altro importante progetto di educazione alimentare denominato ‘Im-mensa’, iniziato lo scorso gennaio con la collaborazione dell’associazione ‘Scuola Ti voglio bene Comune’ che prosegue e potenzia il progetto ‘Orto in condotta’, prevedendo incontri formativi e laboratori pratici di scienza dell’alimentazione ed educazione al gusto tenuti da esperti e formatori rivolti a studenti, docenti e genitori. “E’ con grande soddisfazione che ho appreso la notizia che il progetto ‘Orto in condotta’ da noi sostenuto con convinzione e determinazione sbarca ad Expo – afferma la vice sindaco, Lara Pizza – . E’ la conferma che si tratta di un’esperienza educativa valida e all’avanguardia in grado di coniugare l’educazione alimentare e ambientale delle nuove generazioni ad un concetto di comunità educante. Ha permesso infatti di aprire le scuole anche a genitori e nonni, di formare una comunità dell’apprendimento aperta a tutti, di scambiare esperienze tra generazioni. Un progetto inoltre che consente di conoscere il territorio con le sue biodiversità ed anche coloro che come artigiani, produttori e chef, ci vivono e ci lavorano”. “Si fa presto a dire l’orto – commenta sorridendo Paola Bosi, coordinatrice del progetto ‘Orto in condotta’ nel comune di Capannori per Slow Food -. L’organizzazione degli orti scolastici, ricordo, non coinvolge solo gli alunni ma anche gli insegnanti, i genitori e nonni dei bambini, i produttori locali, i soci stessi della nostra condotta. E’ un progetto ampio, che si propone non solo di far fruttare un pezzetto di terra ma anche di ‘coltivare’ i rapporti sociali e ‘raccogliere’ competenze, perché non si perdano in nome di ‘procedure standard’, di costruire, insomma, una comunità, attorno al cibo e di farlo ‘nutrendola’ di tutti i saperi, i legami sociali, il senso del sacro che il cibo ci offre. Ma è un progetto che ha bisogno anche di organizzazione, di tempo, di impegno, di tanta pazienza e solidarietà. Quello che ci auguriamo cresca nei nostri orti, insieme a frutta e verdura. A Milano andiamo a presentare non solo gli orti di Capannori, ma l’intero progetto di comunità sostenuto da SlowFood”.
“Ancora una volta la nostra comunità , a partire da quella scolastica , vede riconosciuto il percorso che in questi anni, dal Patto per la Scuola in poi , ha sviluppato reti, trovato collaborazioni , elaborato progettualità – sostiene Giorgio Dalsasso coordinatore del progetto ‘Orto in condotta’ per conto del Comune di Capannori -. La sinergia tra scuola e territorio sempre di più appare come un modello per valorizzare la cultura locale, sviluppare senso di appartenenza, ritrovare identità, salvaguardare e valorizzare quei beni, materiali e non, che appartengono e caratterizzano la nostra terra. Al progetto Orto in condotta partecipa anche l’l’Università degli Studi di Pisa (Dipartimento di Scienze Agrarie , Alimentari e Agroalimentari) coordinando un’indagine rivolta a tutte le famiglie del territorio che hanno figli iscritti alle scuole dell’infanzia e primarie.
Le scuole che partecipano ad Orto in condotta sono: scuole dell’infanzia di Marlia, Castelvecchio, Badia di Cantignano, Carraia e Colognora. Scuole primarie di Camigliano, Gragnano, Segromigno Monte, Marlia, Capannori, Tassignano, Pieve San Paolo , Guamo, Massa Macinaia.

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