Serata di gala al Giglio, tutti i premiati foto

Fabio Visintin è stato premiato per il miglior fumetto breve con Natali Neri e altre storie di guerra, ma un premio speciale (Librerie Feltrinelli) è andato anche a Zero Calcare con Dimentica il mio nome. Due, invece, gli ex aequo per la miglior graphic novel a Teresa Radice e Stefano Turconi, autori di Il porto proibito. Stesso gradino del “podio” per Il ladro di libri di Alessandro Tota e Pierre Van Hove. Ma nella serata dei Gran Guinigi 2015 c’è stato spazio anche per i big. Il premio maestro del fumetto è andato quest’anno ad Alfredo Castelli, storico disegnatore per Bonelli, casa editrice di Dylan Dog. Sono soltanto alcuni dei protagonisti della serata di Gala al Teatro del Giglio in cui il festival Lucca Comics & Games ha premiato gli artisti e le loro opere con la consegna dei Gran Guinigi 2015. Una cerimonia, in cui sono stati assegnati anche riconoscimenti a tutti gli ospiti e agli autori delle mostre, introdotta dal presidente e dal direttore Francesco Caredio e Renato Genovese, alla presenza del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e del presidente della Provincia Luca Menesini. Toccanti le parole di Herbie Brennan uno dei guest of honor dell’edizione dei Comics: “Sono stato a Lucca quattro anni fa e ne sono stato sopraffatto. Ho passato gli ultimi anni soerando di tornare e di scriverme, come ho fatto. Lucca ė un posto magico, tornare ė stato come tornare a casa”. Ecco tutti i premiati.

Il miglior fumetto breve è Natali Neri e altre storie di guerra di Fabio Visintin (ComicOut). Il premio è stato assegnato perché, secondo la giuria l’autore ha “magistralmente tratteggiato, con uno stile narrativo asciutto e un disegno immediato eppure fortemente evocativo, un crudele apologo dal colore del mito, che sa materializzare la sostanziale insensatezza di ogni guerra”.
Per la graphic novel, come si diceva, c’è un ex aequo. Il premio è andato a Il porto proibito di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing), che hanno colpito la giuria “per aver narrato con maestria un classico romanzo di formazione, che alla cura nella ricostruzione dell’ambientazione storica unisce un accattivante cast di personaggi, proposto in un’edizione che ne esalta la suggestione letteraria”. Stesso riconoscimento per Il ladro di libri di Alessandro Tota e Pierre Van Hove “un’opera misurata, intelligente e ricca di trovate, che ci proietta, insieme a una compagnia di personaggi dalla rara espressività, all’inseguimento di una gloria effimera tra i fumosi locali bohemien di una Parigi anni ’50”, si legge nelle motivazioni.
Ex equo anche per la miglior serie. Il premio è stato assegnato a C’era una volta in Francia di Fabien Nury e Sylvian Vallée (Rw Edizioni – Collana Lineachiara). La pubblicazione ha il merito di “aver rivisitato con passione un periodo tormentato della storia contemporanea, con uno stile classico che, rifuggendo dal tono didascalico, tratteggia un ampio affresco sociale e lo coniuga a una narrazione sempre avvincente”. Il Gran Guinigi per la miglior serie, ex aequo, va anche a Last Man di Balak, Michaël Sanlaville e Bastien Vivès (Bao Publishing) “per aver saputo fondere tradizioni figurative e codici narrativi nella costruzione di un “manga europeo”, in un’originale sintesi stilistica del disegno, dentro una storia ricca di eventi e mai banale, godibile a più livelli di lettura”.
Una menzione se l’è conquistata From Here To Eternity di Francesco Guarnaccia Mammaiuto “per aver narrato con stile originale e già maturo, nonostante sia un’opera prima, gli exploit di una improbabile band di musica punk e del suo cantante, in una storia solida e ben strutturata, capace di divertire ma anche di commuovere”.
Premio speciale della giuria a La scimmia di Hartlepool di Wilfrid Lupano, Jérémie Moreau Tunué “per aver saputo interpretare con dolente leggerezza una vecchia leggenda popolare, in un racconto corale dalla fortissima valenza simbolica, che sottolinea una volta di più quanto l’odio e l’ignoranza possano privarci della nostra umanità”.
Il premio Stefano Beani per un’iniziativa editoriale è andato a Gen di Hiroshima di Keiji Nakazawa (Hikari Edizioni), “un lavoro di traduzione e commento – si legge nella motivazione – che rende accessibile al pubblico italiano un’opera dalla grande intensità narrativa e dall’enorme valore storico, che sottolinea il valore della dignità umana anche nei contesti più drammatici”.
Il premio miglior sceneggiatore è stato invece conquistato da Robert Kirkman “per aver innovato con successo filoni classici della narrazione popolare, dal racconto horror alle storie di supereroi, facendo avvicinare al fumetto un pubblico diverso e ampio di lettori e risaltare il potenziale narrativo del medium”.
Miglior disegnatore è Roger Ibañez Ugena “per aver illustrato con tratto delicato, efficace e coinvolgente, gli attori di una storia minima di amore materno, senza scadere nel facile effetto ma facendo muovere i suoi attori in un mondo infuso di carica emozionale ed espressiva”.
Asaf Hanuka ha ricevuto il premio Miglior autore unico, “per aver saputo raccontare con ironia in un personale ‘diario grafico’ la quotidianità di una vita ‘normale’ nonostante tutto, grazie a una serie di tavole auto-conclusive che manipolano in maniera eccelsa la grammatica del fumetto”.
Alfredo Castelli è il maestro del fumetto di questa edizione del Gran Giunigi. A lui si è voluto consegnare il premio come riconoscimento di una carriera che ha spaziato con successo su tutti i generi del fumetto, accompagnata da un impegno continuo tanto nella diffusione e nella valorizzazione del medium, quanto nel farne conoscere la storia.
I vincitori Lucca Project Contest 2015 sono Davide Avogadro e Massimo Caccia con Children. Menzione speciale per Lorenzo Ciardullo con Silents e per Giulia Priori ed Elena Bia con Lewe. La menzione SelfArea è toccata a Lo stand Lucha Libre.
Vincitori games. Il premio per il gioco inedito 2015/2016 è stato indicato in Guilty di Lorenzo Tarabini Castellani, mentre è stato nominato Gioco di ruolo dell’anno Numenéra edizioni Wyrd Edizioni. Gioco dell’anno Colt Express edizioni Asterion Press e il Best of show alla carriera è tutto di Joe Dever.

FOTO – Gran Guinigi, le premiazioni al Giglio (di Giuseppe Cortopassi)

 

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