La scuola Imt alti studi di Lucca e Lucca Crea insieme per il progetto Game science center. L’iniziativa è stata presentata oggi (2 novembre), nel terzo giorno di Lucca Comics. Si tratterà, a tutti gli effetti, di un centro per promuovere e diffondere la ricerca sul gioco e sulla teoria dei giochi. Per parlarne intervengono Emanuele Vietina (direttore generale Lucca Crea), il vicesindaco Giovanni Lemucchi, Ennio Bilancini (vice direttore Imt) e Andrea Ligabue (direttore artistico Play – Festival del gioco di Modena).

“Oggi apriamo un percorso nuovo – esordisce Vietina – insieme a dei partner straordinari. Vogliamo fare in modo di far diventare l’intrattenimento uno strumento per la ricerca scientifica”. Il gioco, dunque, non più come semplice passatempo, ma come attore di ricerche importanti, per capire il funzionamento dei processi e trovare soluzioni a questioni anche complesse.
Il Centro avrà sede nel Campus di Imt: aggregherà studiosi da tutto il mondo, favorendo uno scambio interdisciplinare. Inoltre, esso rappresenterà un ponte con i settori produttivi che utilizzano il gioco come modello comprensivo, come strumento o direttamente come prodotto. “Il Centro – prosegue Vietina – avrà un ruolo importante anche per sostenere le attività di formazione di Imt, diventando strumento di divulgazione di contenuti e competenze. Il network parte da Lucca, ma agirà insieme a Modena, poiché viene coinvolta l’università di Reggio Emilia. L’idea, ovviamente, è quella di coinvolgere tutta Italia”.
Per Lemucchi “con questa collaborazione facciamo davvero sistema, mettendo in rete due eccellenze cittadine. Quando si parla di giochi e di Comics, oggi, si parla di cultura ed Imt rappresenta la massima espressione culturale sul nostro territorio”.
Poi è Bilancini a soffermarsi sul progetto: “Abbiamo scelto di sottoscrivere questo accordo – spiega – perché sappiamo quanto il gioco sia importante per l’analisi scientifica. La simulazione alla base del gioco, infatti, è anche il fondamento dell’attività dello scienziato nel suo percorso per arrivare a delle scoperte. E’ simulando i fenomeni che impariamo a dominare la natura: per fortuna, il godimento sotteso a queste attività ci aiuta molto. Possiamo quindi affermare – conclude – che la formazione degli esseri umani avvenga per la maggior parte attraverso i giochi”.
L’obiettivo dell’accordo di collaborazione sarà anche quello di fornire risposte a esigenze differenti. La prima è quella di veicolare in un unico luogo tutti i contributi dei soggetti che si occupano di queste tematiche. Subito dopo, come conseguenza, viene lo sviluppo di linee di ricerca per proporre il gioco come strumento di formazione. Infine, il Centro dovrà sviluppare delle tecniche standard per capire quale gioco sia migliore per ciascun tipo di formazione. “Siamo partiti da Modena – ricorda Ligabue – unendo istituzioni culturali e accademiche, consapevoli che stiamo vivendo nel secolo ludico. Vogliamo valorizzare lo strumento del gioco per fornire risposte a questioni e problemi. Il gioco può esprimere molte valenze positive: educative, istruttive, di contrasto naturale a patologie come l’azzardo. La speranza è che l’università di Modena possa fare sempre più rete con Imt, per avere due centri accademici che lavorano su questo tema”. In questo senso il Centro, pur mantenendo la “testa” a Lucca, sarà aperto a collaborare con ulteriori università italiane.
L’impegno progressivo sarà quello di raccontare annualmente i progressi scaturiti dall’accordo, al Lucca Comics and games.

Paolo Lazzari