Olivares da Nathan Never a Spiderman: “Lucca è un’emozione”

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“Lucca Comics? Per me è stata una grandissima emozione la prima volta. Era forse il 1991 e arrivai in città quando ancora la manifestazione era al Palasport insieme ad un gruppo di disegnatori bresciani: mostrammo i nostri lavori all’ingresso e fummo accolti con tutti gli onori”. Di anni ne sono passati ma Giancarlo Olivares, disegnatore di Spiderman insieme a Stefano Vietti e Marco Checchetto, conserva ancora vivo quel ricordo della manifestazione: “Ora Lucca Comics and Games è cresciuta tantissimo ed è sicuramente una manifestazione importantissima per l’illustrazione e il fumetto, anche se forse si è perso quel filo diretto con gli autori, che era la cifra che all’epoca conquistava tutti”.

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Olivares, che ha radicato la sua attività nella città dove è nato, Brescia, dove insegna tra l’altro alla scuola internazionale di fumetto, non ha mancato da allora un’edizione di Lucca Comics and Games: “Quest’anno, con meno impegni editoriali sono riuscito a visitare mostre e iniziative in maniera più diffusa, e devo dire che vengono fatte proposte veramente eccezionali, di alto livello culturale e qualitativo. Questo sicuramente ripaga del fatto che crescendo così tanto la manifestazione è sempre più complicato riuscire a vedere e fare tutto quello che si vorrebbe o potrebbe”.
La carriera di Olivares è legata al maestro Rubén Sosa, di cui frequenta il corso tra il 1987 e il 1989: “Un vero maestro e un vero artisti – racconta Olivares – che però non amava molto il mondo dei supereroi” perché aveva l’idea molto umanista che avversità, situazioni e contrasti possano essere sconfitti solo dagli uomini come tali, “con le loro caratteristiche, qualità e intelligenza, senza postulare una categoria di superuomini con poteri sovrannaturali”. Negli anni è stato il mondo manga a conquistare Olivares ma il confronto con gli studenti lo ha portato ad ulteriori nuove contaminazioni: “Il fumetto è un settore in continua evoluzione, sia dal punto di vista editoriale che da quello delle realizzazioni sul web – osserva Olivares -: per questo ai giovani che hanno la passione dell’illustrazione e aspirano ad essere disegnatori dico sempre di non rinunciare mai al loro sogno, perché davvero ci sono tantissime possibilità”.
La sua carriera comincia con un lavoro realizzato con altri esordienti bresciani, Profondo rosso, ma poi Olivares dà prova della sua arte con Fool Moon Project e porta la sua opera in edicola. Da Lazarus Ledd, serie della Star Comics, a Hammer – di cui Olivares disegna il numero 2 – il passo è stato breve. La sua carriera poi viene coronata dall’ingresso nella Sergio Bonelli editrice e nel team dei disegnatori di Nathan Never, iniziando una collaborazione con Stefano Vietti cui si sarebbe presto aggiunto anche Checchetto. I tre fondano il Voc studio dando vita a nuovi progetti, tra cui quello di un adattamento e rivisitazione di Spiderman, per la Editrice San Paolo. “Ci venne richiesta una versione da pubblicare su Il Giornalino – racconta Olivares – quindi destinata ad un pubblico piuttosto giovane. Fu un’opera di sintesi e rielaborazione dello Spiderman americano”. E il successo avuto è sotto gli occhi di tutti.

Roberto Salotti

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