Attori lucchesi nei panni degli agenti Dea: ‘È ganzissimo’ foto

Al quinto giorno di Lucca Comics & Games la stanchezza inizia a farsi sentire per i cinque attori lucchesi che Netflix ha scelto per interpretare gli agenti della Dea (drug enforcement administration), in piazza Anfiteatro direttamente dal mondo della serie Narcos. Un padiglione esperenziale che ha coinvolto, a ciclo continuo per dieci ore al giorno, Andrea Faver, Emanuele Giorgi, Agnese Manzini, Francesco Nutini e Lorenzo Ricciarelli. Sono questi i veri nomi degli agenti in cerca di reclute per sgominare la banda di narcotrafficanti che opera in città e provengono tutti dal cosiddetto ‘teatro amatoriale’. Un’espessione che certo non derubrica la professionalità, la serietà e la dedizione di questi cinque attori. Faver lavora con la compagnia Teatro e non solo, gli altri quattro sono ‘figli’ della storica compagnia Teatro Giovani che proprio quest’anno ha festeggiato, con una mostra all’Agorà, il suo quarantesimo compleanno.

“Ci siamo ritrovati in un ambiente ganzissimo – racconta Agnese Manzini – con ricostruzione fedele del quartier generale della Dea. Gli oggetti delle due sale sono pezzi originali degli anni ’80, dalle scrivanie ai telefoni e alle lampade, e anche noi abbiamo un abbigliamento che ricorda immediatamente quella decade. Abbiamo avuto molta libertà di movimento: certo, Netflix ci ha dato le indicazioni di massima su come svolgere la simulazione di briefing, ma abbiamo scelto noi, in autonomia, come interfacciarci col pubblico. Tra noi – aggiunge Manzini – c’è tanto feeling, abituati come siamo a recitare insieme: ci imbocchiamo le battute, ci diamo gli agganci, e questo rende tutto più facile e più divertente. Gli organizzatori sono davvero in gamba e contentissimi di noi: questo mi fa davvero felice, anche se è stato un bel po’ faticoso”. Abbastanza da causare un abbassamento di voce ai cinque ‘agenti’. “Da ieri abbiamo chiesto degli archetti e dei microfoni – spiega Lorenzo Ricciarelli – perché la nostra voce stava subendo dei contraccolpi. Questa con Netflix è stata un’esperienza molto intensa, che ci ha messo di fronte anche a un certo livello di responsabilità. Nostro il compito di trasmettere la motivazione e il piacere di partecipare al gioco proposto. La soddisfazione maggiore, come attore, è vedere che regaliamo sorrisi a chi entra nel padiglione magari dopo una fila di quaranta minuti sotto la pioggia e non si aspetta un’immersione così totale nella realtà della Dea. Ogni dettaglio è stato pensato con cura per restituire un’ambientazione verosimile. Certo – continua Ricciarelli – recitare a ciclo continuo di fronte a decine e decine di visitatori è stancante e non è semplice avere la stessa energia, la stessa carica per tutti. Gli stessi visitatori arrivano spesso stanchi, non sono concentrati, si siedono per il briefing dopo ore passate in piedi e noi siamo chiamati a catturarne l’attenzione, a trasferire loro un’emozione: questa è la parte bella del teatro, questa è la ragione per cui non potrei fare a meno di recitare”. Vivo l’entusiasmo anche di Francesco Nutini: “Mettiamo in guardia le aspiranti reclute che alla Dea si richia la vita per portare la missione a termine: è chiaro che ogni volta devi improvvisare, le persone che si hanno davanti sono sempre diverse. Puoi trovare quello che sta allo scherzo come quello che non ci sta, quello che interagisce e quello che non lo fa. La relazione col pubblico è facilitata dalla coesione tra noi: con Agnese, Emanuele e Lorenzo sono abituato a lavorare, ma devo dire che fin da subito abbiamo raggiunto un’ottima sintonia anche con Andrea Faver. Il momento che preferisco – conclude Nutini – è quello dell’interrogatorio nella sala con muro a specchio, come si vede nei film. Quello è il momento più creativo perché possiamo improvvisare a seconda della reazione della persona di fronte”. Reazione che, spesso, è una risata: perché per quanto debbano recitare la parte dei duri, questi attori sono ben consapevoli della dimensione giocosa in cui si muovono e sanno leggere le esigenze di un pubblico che vuole, soprattutto, divertirsi.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.