Il Sol Levante viene accolto di nuovo a braccia aperte da Lucca Comics and Games. Alla Japan Town c’è la fila delle migliori occasioni, con lunghe code che costeggiano la chiesa di San Francesco. Troppi, del resto, i motivi di attrazione nei confronti di quella che è una vera e propria cittadella orientale.
“Veniamo qui ogni anno, a prescindere dalla fila che diventa sempre più grande”, racconta una coppia emiliana che ha tatuato i propri nomi in giapponese sulle braccia.
All’interno di questa roccaforte ecco manga, Robot, pietanze tradizionali e spettacoli ad hoc. Fra gli eventi maggiormente apprezzati, le lezioni della cerimonia del the giapponese a cura delle maestre Emma Sosei Di Valerio e Mizui Sosai Saiko del Centro Urasenke. Seguitissime anche le proiezioni del film Every day a good day, con la regia di Tatsushi Omori.

Il cuore pulsante resta Japan Live, un format che mette insieme karaoke, interviste, performance di idol e, naturalmente, sfilate di cosplayer.
Non mancano nemmeno gli eventi organizzati in collaborazione con le istituzioni giapponesi, dall’ambasciata all’agenzia per gli affari culturali.
Il giardino degli osservanti si riempie così di un incessante fiume di persone che sfila tra mostre tematiche e robottoni come Mazinga che qui trovano la loro rappresentazione extralarge.
“Siamo in fila da un’ora, ma non ci lamentiamo – dicono alcune cosplayer – perché oggi ci sentiamo davvero nel nostro mondo ed intendiamo restarci per tutto il giorno”.
Fari puntati anche sul Mangaka Contest, che ricerca i migliori interpreti in chiave italiana del fumetto giapponese. Giovani artisti si fanno battaglia a colpi di sceneggiature e fumetto, rileggendo i classici della letteratura comics orientale, generando una folla di curiosi.
“Questa per noi è l’area più interessante della manifestazione – sintetizza un gruppo di amici – perché coniuga la nostra passione per i manga con il buon cibo. Una vera fusione di culture, un evento nell’evento”.

Paolo Lazzari