Lunghe code ai Games, paradiso per ogni giocatore foto

Con i dadi, con le carte, con le parole. L’importante è… giocare. Non è un caso se il padiglione Carducci sia uno dei più visitati dell’intera manifestazione, oltre che sicuramente il più imponente.
Il gioco tradizionale, infatti, non solo non è morto, nonostante le nuove tecnologie e l’avanzare dei videogiochi e della realtà virtuale, che occupa uno spazio dedicato ormai da tempo durante Lucca Comics, ma gode di ottima salute.

Dopo il delirio di ieri (1 novembre) anche oggi ingressi contingentati e la folla delle grandi occasioni per muoversi fra i vari stand, conoscere le nuove tendenze e i nuovi titoli ma anche per giocare. Alcune delle case editrici, infatti, o dei distributori, allestiscono tavoli per sfidare i propri amico persone conosciute in fiera, fra divertimento e socialità. E poi c’è la fornitissima ludoteca che permette a tutti, spazi permettendo, di mettersi alla prova con i giochi a disposizione.
Come detto a Lucca Games è possibile alimentare tutte le passioni, vecchie e nuove. Dai più classici Monopoli e Risiko si arriva alle nuove tendenze del gioco. E molto spazio hanno, inevitabilmente, i due giochi che hanno vinto i premi dell’edizione 2019. Per il gioco da tavolo il successo è andato a El Dorado. Ideato da Reiner Knizia, uno dei più noti designer di giochi al mondo, e prodotto da Ravensburger, il gioco si ispira alla tradizione narrativa legata alle grandi spedizioni archeologiche della prima metà del secolo scorso. I giocatori, da due a quattro, si trovano calati nei panni di odierni Indiana Jones impegnati nell’affannosa ricerca della mitica città sudamericana El Dorado. Il fatto che sia di facile giocabilità, come testimoniano i tanti tavoli allestiti con questo titolo in fiera, ha sicuramente agevolato la scelta.
Per il gioco di ruolo, invece, la scelta della giuria è caduta su Household, ideato da Riccardo Sirignano e Simone Formicola, illustrato da Daniela Giubellini, e pubblicato e distribuito da Raven.
Interamente italiano, Household presenta un’ambientazione originale e immersiva in cui i giocatori sono accompagnati dal narratore alla scoperta dei tanti Piccoli Popoli che abitano all’interno di una sterminata magione abbandonata dal Padrone umano. Tra imprese epiche, conflitti tra popoli e fini equilibri politici e trame coinvolgente, l’avventura dei giocatori si snoda tra le profondità della cantina e la magnificenza del primo piano, dove anche un piccolo spillo può diventare un’arma mortale.
Per gli appassionati di tutt’altro genere un’intera ala del padiglione è dedicata ai giochi di carte con Magic, Dragonball e Yu-Gi-Oh a farla da padrone. Spazio anche ai giochi più controversi come i nuovi titoli di Immanuel Casto che ha potato in fiera il sequel di un suo classico, Squillo – The City e il nuovo Dogma – Clash of religions. Entrambi provocatori e dissacranti hanno attirato gli strali anche della politica. Ma intanto le vendite, anche allo stand, con tanto di firmacopie, vanno alle stelle.
Spazio anche per l’arte, in particolare fantasy, nel grande padiglione dei Games. Al centro, infatti, campeggia l’area performance dove gli artisti disegnano e completano dal vivo opere che poi verranno messe all’asta domani per beneficenza dall’organizzazione.
Non mancano spazi storici dell’organizzazione dei Games dedicati ai tornei, dal Trofeo Grog per le miniature alle Ruolimpiadi, un torneo per giocatori di ruolo che si snoda per tutti e cinque i giorni dell’evento.
Ed anche le case editrici, Mondadori in primis, hanno scelto questa location per promuovere i loro titoli, in particolare quelli della letteratura fantasy.
Per chi ha la pazienza di arrivare, dopo un bel po’ di coda, ancora una volta il padiglione non delude. E non rinnega la sua filosofia, che è poi quella di tutto il festival: divertimento inclusivo e intelligente.

Le foto di Riccardo Vannelli

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