La violenza ha tantissime facce e modi di esprimersi.
L’abuso sessuale
L’abuso sessuale non comporta necessariamente la penetrazione. L’aspetto centrale dell’abuso sessuale è indicato dall’impossibilità, da parte della vittima, di scegliere e/o comprendere quello che sta accadendo o che viene proposto. La frequenza degli abusi sessuali è, purtroppo, molto elevata e colpisce entrambi i sessi. Violenza sessuale è costringere al rapporto sessuale dopo aver picchiato e/o umiliato, costringere al rapporto sessuale con la forza o con i ricatti, imporre pratiche indesiderate, costringere a utilizzare materiale pornografico o ad avere rapporti sessuali in presenza o con altre persone, imporre rapporti che implicano il far male fisicamente e/o psicologicamente.

La violenza economica
La violenza economica è invece difficilmente riconoscibile e poco denunciata. Essa si realizza con il controllo-potere esercitato su una persona attraverso il denaro. La violenza economica è qualsiasi azione che crea un comportamento di dipendenza economica, come limitare o negare l’accesso alle finanze familiari, occultare la situazione patrimoniale e le disponibilità finanziarie della famiglia, vietare, ostacolare o boicottare il lavoro fuori casa, non adempiere ai doveri di mantenimento stabiliti dalla legge, appropriarsi dei risparmi o dei guadagni del lavoro della donna e usarli a proprio vantaggio, attuare ogni forma di tutela giuridica ad esclusivo vantaggio personale e a danno della donna (per esempio l’intestazione di immobili). Tale forma di controllo diretto, che limita e/o impedisce l’indipendenza economica della donna, spesso non permette la sottrazione da una relazione distruttiva di maltrattamento. Si ‘cade’ in questa forma di violenza spesso per un eccesso di fiducia o per l’ingenua pigrizia di una donna che delega al partner la gestione delle finanze familiari. Non è associata necessariamente alla violenza di tipo fisico, ma sicuramente è legata a quella di tipo psicologico perché una persona a lungo andare potrebbe perdere fiducia nelle proprie capacità, quali saper gestire il denaro, relazionarsi con la banca, decidere di fare un investimento.

La violenza domestica
Invece violenza domestica è quella che si compie all’interno del rapporto di coppia, ha come caratteristica prevalente la violenza verbale e psicologica, ma non solo, frequenti sono le botte, le minacce e l’imposizione del rapporto sessuale. Quindi, è un qualsiasi comportamento all’interno della relazione di coppia che provochi danno fisico, psicologico o sessuale ai soggetti della relazione. La violenza domestica appare un aspetto fortemente sottostimato per vari e complessi motivi d’ordine psicologico e culturale. La vergogna, nonché la sudditanza, la prostrazione psicologica e la paura, che impregnano la vita di chi subisce la violenza, rendono particolarmente difficile l’emergere di questi fenomeni. Infatti le denunce sono poche rispetto ai casi reali di violenza. Questi aspetti, ma non solo, fanno sì che sia chi la vive sia chi ne viene a conoscenza, compie spesso dei meccanismi di negazione per giustificare o minimizzare la gravità di quanto sta accadendo. È importante sapere che non si può giungere all’identikit della persona che maltratta né per l’età, né per lo status sociale, né per provenienza o per condizioni economiche e culturali, né per una specifica condizione psico-patologica. Si tratta di una situazione trasversale che colpisce donne di ogni tipo e viene perpetrata da uomini d’ogni condizione. La violenza domestica va declinata nei suoi vari aspetti, perché molto spesso chi la subisce fa fatica a riconoscerla. Quando si ripete ciclicamente nel tempo assume le connotazioni del maltrattamento.

dottoressa Ligeia Zauli
psicologa sessuologa
info@psicologaligeiazauli.it