Campo di Marte, la maggioranza: “Sì a funzioni socio assistenziali”

"Edificio strategico per i servizi alla persona"

La seconda vita di Campo di Marte dovrà rispondere ai bisogni della comunità, mettendo al centro i servizi alla persona, creando continuità tra la fase sanitaria e quella socio assistenziale. Un luogo dedicato alla riabilitazione e ad attività educative e di ricerca. Questa, in sintesi, l’idea che i consiglieri di maggioranza del consiglio comunale di Lucca hanno espresso con un ordine del giorno che questa sera (10 dicembre) sarà presentato nel corso della seduta dell’assise cittadina.

Campo di Marte – dicono i consiglieri – è un bene comune di indiscusso valore identitario per i cittadini lucchesi in quanto è stato il principale presidio ospedaliero del nostro territorio e la massima espressione locale della sanità pubblica.
L’impegno assunto dall’amministrazione pertanto è quello di tutelarne la funzione pubblica, privilegiando le funzioni di carattere socio sanitario con iniziative utili non solo per il nostro territorio ma che diventino anche di riferimento per il contesto dell’intera area vasta“.

“I cambiamenti sociali, in particolare il progressivo invecchiamento della popolazione, hanno prodotto un costante incremento di situazioni di fragilità sanitaria e sociale e a un forte aumento delle malattie croniche che spesso esitano in disabilità. L’ospedale – afferma la maggioranza consiliare di Lucca – che si occupa della fase acuta di malattia, non può essere l’unica sede in cui si tutela la salute dei cittadini e, in ogni caso, non è più sufficiente a rispondere da solo a bisogni così complessi che, al contrario, richiedono interventi di lunga durata, molto integrati con risposte di carattere sociale che solo servizi territoriali ben organizzati che lavorano in continuità con la fase ospedaliera riescono a fornire”.

I consiglieri di Pd, Lucca Civica e Sinistra Con ripercorrono quindi le linee già emerse un mese fa, durante un consiglio comunale aperto sul tema, alla presenza di comitati e cittadini attivi nel campo della salute pubblica: “Nella seduta del consiglio comunale del 7 novembre scorso – dicono – avente all’ordine del giorno la destinazione del presidio Campo di Marte, sia l’intervento del sindaco sia quelli dei rappresentanti dei cittadini hanno dimostrato netta convergenza sulla volontà di destinare la parte residuale di Campo di Marte, non ancora occupata dai servizi sanitari territoriali della zona distretto, alla creazione di un polo polifunzionale di servizi di assistenza alla persona con funzioni di carattere socio assistenziale, cioé residenzialità per anziani, per persone con disabilità, per il ‘dopo di noi’, modelli di housing sociale; riabilitative, come polo di riferimento di area vasta con servizi rivolti a persone con disabilità, vasca terapeutica, palestre per Afa (attività fisica adattata) terza età e Afa speciale, centro ausili per le autonomie; educative e di ricerca, come polo universitario di scienze sociali e umane, oltre al possibile trasferimento del polo didattico scuola infermieri attualmente locato a Maggiano”.

“La logica che muove questo progetto – spiegano i consiglieri di maggioranza – risiede nel creare un continuum assistenziale tra fase sanitaria (già presente a Campo di Marte a cui potrebbe aggiungersi il trasferimento dell’hospice) e fase socio assistenziale, completando il percorso di presa in carico del cittadino, come la normativa vigente richiede. Nonostante la legge, come è ben noto, non affidi ai Comuni l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari, riteniamo tuttavia che l’amministrazione comunale debba occuparsi prioritariamente delle questioni di salute e della protezione socio sanitaria dei cittadini con azioni di controllo, proposta e ‘rivendicazione’ nei confronti del livello regionale e dell’azienda sanitaria di riferimento”.

“Per questo come maggioranza di governo della città – concludono i consiglieri di centrosinistra – insisteremo affinché tali fondamentali funzioni trovino collocazione nel contesto del Campo di Marte. Ed è proprio con questo intendimento che il sindaco ha inviato una lettera al presidente Rossi in cui si richiede un confronto, congiuntamente con la direzione dell’Asl Toscana nord ovest e la Regione, per sostenere e valutare la possibilità di realizzazione della progettualità sopra descritta”.

 

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