Trovati tritoni durante la pulizia dei fossi in pineta

Si tratta di anfibi piuttosto rari, la scoperta fatta dagli operai del Consorzio di bonifica

Durante le operazioni di pulizia dei fossi della pineta di Levante, gli operai del Consorzio di Bonifica hanno accertato una significativa presenza di tritoni. La meraviglia è stata subito condivisa con i tecnici del Consorzio, perché non capita spesso purtroppo di incontrare queste specie, sebbene una volta fossero molto diffuse nel nostro territorio. L’inquinamento è infatti una delle cause principali della riduzione degli anfibi, che proprio per questa spiccata sensibilità alle sostanze chimiche, hanno la funzione di bioindicatori: in pratica sono segnali spia della buona qualità dell’ecosistema.

Osservati da vicino, i tritoni appaiono come piccoli draghi che vivono durante tutto l’anno nel letto di foglie e sotto le radici delle piante. Per vederli occorre un occhio allenato e in periodo primaverile diventa più facile perché raggiungono le acque a lento scorrimento di fossi e canali per deporre le uova e dar vita a una nuova generazione. Si nutrono di larve di zanzara di cui sono ghiotti e in questo sono anche ottimi alleati dell’uomo.

“Accertare la loro presenza all’interno dei corsi d’acqua è una bellissima notizia per l’ecosistema, perché questi piccoli gioielli della fauna locale, sono un segnale inequivocabile che l’ambiente non è inquinato – dice con soddisfazione il Presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – E mi complimento con gli addetti alle operazioni di pulizia per averli individuati, segnalati e per avere adottato tutte le misure idonee per non interferire con la loro presenza durante lo svolgimento dei lavori.”

Gli operai del Consorzio hanno infatti liberato i corsi d’acqua principali della pineta dai rifiuti abbandonati e dai rami caduti nei giorni scorsi, a causa del forte vento. Sono intervenuti manualmente con rastrelli a maglie larghe prestando particolare attenzione ai “ritrovati” tritoni.

“Sappiamo della presenza di popolazioni di anfibi nella macchia lucchese e per questo da anni abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con Legambiente Versilia che monitora i livelli della falda e effettua il censimento delle specie. Una collaborazione che ci aiuta a tenere alta l’attenzione ai temi ambientali per la tutela degli habitat così pregiati”, conclude Ridolfi.

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