Altopascio, D’Ambrosio scrive all’Asl: “Tamponi a risposta rapida sul territorio”

Il sindaco chiede il coinvolgimento del volontariato: "Non tutti i medici di famiglia hanno strutture adeguate"

“È fondamentale attivare sul territorio presidi dove realizzare tamponi a risposta rapida. Ad Altopascio ci stiamo muovendo per farlo, perché il Covid si sconfigge con programmazione, tempestività e personale”. Sono le parole del sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, che proprio nei giorni scorsi ha scritto all’azienda Usl Toscana Nord-Ovest per realizzare ad Altopascio un punto dove effettuare tamponi a risposta rapida.

“Stiamo valutando con i medici di famiglia la fattibilità per realizzare ad Altopascio un punto dove effettuare tamponi rapidi, che consentono ai cittadini di ricevere l’esito in pochi minuti, rendendo così ancora più  efficace il tracciamento – spiega il sindaco – A questo proposito ho scritto una lettera all’Asl Toscana Nord-Ovest, che ci deve autorizzare in questo percorso, per offrirle tutto il nostro sostegno, come amministrazione comunale e come medici di famiglia, per realizzare qui un drive/walk through dove effettuare i tamponi a risposta rapida. Lo stanno facendo a pochi chilometri da noi, in altre province toscane; lo stanno facendo in molte regioni italiane e io credo che sia fondamentale farlo anche qui e farlo sempre di più. Solo in questo modo possiamo garantire un tracciamento tempestivo e possiamo attrezzare i nostri territori, anche in vista dei prossimi mesi, così da gestire con più efficacia un’eventuale terza ondata e consentire ai nostri cittadini di non ritrovarsi bloccati in casa per settimane in balia degli eventi”.

“Per farlo – conclude D’Ambrosio – noi siamo certi che serva il supporto del mondo del volontariato, che ci può offrire un aiuto logistico, non solo in termini di personale sanitario da mettere a disposizione dei medici di famiglia, ma anche in termini di spazi sicuri dove accogliere le persone e somministrare i tamponi. Non tutti i medici di famiglia nei vari territori dell’area Toscana nord-ovest hanno strutture sicure, sufficientemente grandi e adeguate (penso soprattutto ai comuni più piccoli) e quindi credo che davvero servano le associazioni di volontariato per aiutarci in questo servizio, che non può più attendere. Un servizio in più, sempre coordinato dall’Asl, che va a integrarsi all’attività già svolta dalla stessa azienda sanitaria per supportare gli operatori, i medici, i tecnici sanitari, fortemente gravati dalla coraggiosa opera in cui sono impegnati per fare fronte alla pandemia. Abbiamo iniziato a lavorare nei giorni scorsi per creare questo servizio, continueremo a farlo nei prossimi giorni per vedere di arrivare a un esito positivo quanto prima e ringrazio i medici di famiglia di Altopascio perché si sono subito resi disponibili. Noi siamo pronti”.

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