“Il tempo della guerra e il tempo della vita”, inaugurata la mostra dedicata a Bruno Cordati foto

Alla Fondazione Ricci 30 le opere di Cordati esposte, di cui 12 inedite

Un artista barghigiano affermato ed amato, oggi di nuovo al centro dell’attenzione grazie alla Fondazione Ricci di Barga. Questa mattina (27 maggio) è stata inaugurata alla Fondazione Ricci di Barga la mostra Il tempo della guerra il tempo della vita. Bruno Cordati, Il Ritratto di Cesira e l’amicizia con Andrea Cabrelli dedicata all’artista Bruno Cordati, per ricordarne l’esistenza, particolarmente segnata dall’amicizia che lo legava ad Andrea Cabrelli: il primo, artista appartenente alla stessa generazione di Magri e Vittorini, l’altro (Cabrelli) di sangue lunigianese nato a Pontremoli ma barghigiano d’adozione.

Un’occasione importante anche per omaggiare con tre opere di Swietlan Kraczyna realizzate dal pittore e incisore per un “Omaggio a Bruno Cordati”.

All’inaugurazione presenti Cristiana Ricci, presidente della Fondazione Ricci Ets e curatrice della mostra; Caterina Campani, sindaca di Barga; Sara Moscardini, direttrice dell’Istituto storico lucchese sezione di Barga, archivista e storica; Anna Maria Zampolini, curatrice della mostra; Nicoletta Franchi, autrice del libro “La via della Scozia” (edizione Fondazione Cresci) che traccia i contorni dell’emigrazione barghigiana in Scozia tra Otto e Novecento; Birgit Urmson, storica dell’arte e scrittrice, per parlare del gruppo di lettura di Bruna Cordati a casa Cordati, che proseguì dopo la morte di Bruna da Cesira Cabrelli; Marzia Ratti, critica d’arte e curatrice della mostra; Bruno Rosaia, nipote di Cordati e curatore del sito web a lui dedicato; Umberto Sereni, storico già docente ordinario di storia contemporanea all’iniversità di Udine.

Il percorso proposto vuole raccontare in modo esaustivo il talento del Cordati artista a tutto tondo, raffinato rappresentante di una pittura votata al realismo del quotidiano ma al contempo valorizzando in particolar modo il suo grande talento come decoratore, di cui la letteratura non aveva mai dato indicazione fino a quando, nel 2021, nel contesto della mostra La nuova Barga. Architetture e arti decorative tra Liberty e stile classico (1900-1935) venne esposto un documento in cui compariva la firma di Bruno Cordati sulla realizzazione delle decorazioni del villino di Andrea Cabrelli, oggi Via Romano.

Un altro grande traguardo per la Fondazione Ricci come sottolinea Cristiana Ricci che infatti afferma: “Si tratta di un altro importante tassello teso alla valorizzazione del patrimonio artistico della Valle del Serchio. Questa mostra è molto trasversale e complessa e segue ben sei filoni: quello autobiografico, quello relativo al Cordati decoratore, una terza relativa al Cordati ‘reputatissimo ritrattista’, la quarta dedicata all’amicizia con Cabrelli, così come la quinta che pone l’accento sul rapporto con Swietlan Kraczyna ed infine l’ultimo che si interroga sull’eredità di Cordati, dunque un filone di tipo esplorativo. Siamo riusciti in tempi record – conclude – a creare un catalogo che rispecchia perfettamente le intenzioni di questa mostra ed un sito internet dedicato”.

Durante la presentazione alla stampa, Cristiana Ricci, presidente della Fondazione Ricci Ets e curatrice della mostra, ha ricordato inoltre che la Fondazione, a partire 1996, ha realizzato tutte le più importanti mostre sui protagonisti dell’arte che hanno vissuto e operato nella Valle del Serchio. “Con questa abbiamo esaurito – ha detto Ricci – questa lunga carrellata che ha fortemente contribuito alla valorizzazione della storia del territorio attraverso una produzione artistica capace di dialogare con il mondo”.

La sindaca di Barga Caterina Campani ha ringraziato la Fondazione Ricci per la valorizzazione della città come polo artistico-culturale ed ha posto l’accento sui collegamenti che questa mostra evidenzia, sia con le famiglie Cordati e Cabrelli, sia con Cesira (il cui ritratto, da bambina, è stato scelto per la locandina), sia con i 50 anni di presenza di Kraczyna in città, ricordando come Barga abbia “questa capacità di attrazione di artisti che vengono qui, ne traggono ispirazione, scegliendo spesso di restare”.

L’intervento di Sara Moscardini, direttrice dell’Istituto storico lucchese sezione di Barga, archivista e storica, ha posto l’attenzione sulla sezione della mostra che interessa la storia dell’emigrazione barghigiana ed ha ricordato Cesira Cabrelli nella sua partecipazione costante alle attività culturali della città, sempre presente anche alle iniziative della Fondazione Ricci.

Anna Maria Zampolini ha spiegato come la scintilla che ha acceso la nascita della mostra sia stato nell’esposizione La Nuova Barga, dalla quale è nata l’idea di dare spazio e luce alle memorie di Cesira che aveva raccolto; Marzia Ratti ha ricordato le fasi di ricerca degli anni Ottanta intorno al pittore e il nuovo filone di scoperta e conoscenza del Cordati decoratore, nato sempre in seguito a La Nuova Barga; ha inoltre collocato il Cordati in rapporto gli artisti Magri, Balduini, Vittorini.

L’intervento della professoressa Marzia Ratti, critica d’arte, che ha selezionato le opere contribuendo alla raccolta e alla sistematizzazione dei materiali che verranno digitalizzati con lo scopo di essere fruiti: “Ci sono state tante scintille in questo percorso, prima fra tutte quella relativa alla scoperta del bellissimo patrimonio già esistente circa l’attività pittore che ha costituito la base del mio lavoro di ricerca che è maturato anche grazie all’aiuto di Bruno Rosaia che ha collaborato alla realizzazione del sito web. Si è trattato dunque di un percorso artistico ed emotivo vissuto anche sull’asse garfagnino-lunigianese: due dimensioni geografiche e culturali che ha molti fattori in comune”.

Bruno Rosaia ha spiegato la nascita del sito internet www.brunocordati.it come raccolta di informazioni e opere sul nonno e strumento di raccordo e conoscenza di opere di proprietà di privati. Tanto che in mostra sono presenti dipinti di proprietà degli eredi e di diversi privati: “Approcciando a questo lavoro ho cercato di esternare la mia vicenda personale dando seguito all’eredità materiale lasciata da mio nonno – le parole di Bruno Rosaia -, strutturando un sito internet a lui dedicato a vocazione documentaristica ed iconografica ritraente un catalogo di opere appartenute anche a privati oltre che alla famiglia, sperando che diventi uno strumento di lavoro e di divulgazione.

La mostra

Dopo 30 anni dall’ultima esposizione dedicata al pittore, la mostra è dedicata alla vicenda umana dei due amici Bruno Cordati e Andrea Cabrelli, l’uno artista riconosciuto ed amato, un “ragazzo del ‘90” appartenente alla generazione di autori come Magri e Vittorini “nati all’ombra di Pascoli”, l’altro pontremolese ma barghigiano di adozione.

30 le opere di Cordati esposte, di cui 12 inedite (tra i quali il ritratto della moglie del pittore, Clotilde Costi, degli anni ’20), 3 quelle realizzate dal pittore e incisore Swietlan Kraczyna per un “Omaggio a Bruno Cordati”. Pittura, decorazione, immigrazione e amicizia sono i temi della mostra, 6 le sezioni: Cordati e la sua famiglia, Cordati ritrattista, l’amicizia Cordati-Cabrelli, l’omaggio di Kraczyna, Cordati decoratore di 16 villini, il cammino di Cordati pittore.

La mostra nasce dalle memorie di Cesira e di Irma Cabrelli, che hanno permesso di ricostruire in parte l’amicizia tra Bruno Cordati (Barga 1890-1979) e Andrea Cabrelli (Pontremoli 1893-Barga 1956): due diversi percorsi biografici individuali che si incrociano entro i grandi eventi storici del XX secolo, sospinti o sconvolti dall’irrompere del tempo della guerra nel tempo della vita. L’esposizione racconta anche l’attività di Bruno Cordati decoratore, rimasta sconosciuta fino al 2021, quando nella mostra e nel catalogo “La nuova Barga. Architetture e arti decorative tra Liberty e stile eclettico (1900-1935)”, è stato esposto un documento che legava inequivocabilmente la sua firma alle decorazioni del villino di Andrea Cabrelli, oggi Romano, in via dei Frati 8, a Barga.

50 anni fa, inoltre, avvenne il primo incontro tra Bruno Cordati e Swietlan Kraczyna: per questo l’incisore e pittore gli rende omaggio con una selezione di 3 opere. La mostra è organizzata dalla Fondazione Ricci Ets, dagli eredi Cordati e dall’Istituto storico lucchese sezione di Barga, con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca e del Comune di Barga e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. La curatela è di Anna Maria Zampolini, Cristiana Ricci e Marzia Ratti, critica d’arte, che si è occupata della scelta delle opere e contribuito alla raccolta e alla sistematizzazione dei materiali che saranno digitalizzati e fruibili al pubblico grazie al sito web dedicato all’artista, promosso e tenacemente voluto dalla figlia Luigia Cordati Rosaia e da suo figlio Bruno: www.brunocordati.it. L’immagine coordinata della mostra e i pannelli espositivi sono stati realizzati dalla fotografa Caterina Salvi.

Informazioni

Sarà visitabile a ingresso fino al 25 giugno 2023 con i seguenti orari: martedì 10-13, venerdì 15,30- 19,30, sabato e domenica 11-13 e 17-19. Il catalogo è in vendita in mostra.

Info: Fondazione Ricci Ets, 0583724357, fondricci@iol.it, www.fondazionericci.info, Facebook “Fondazione Ricci ETS”, Instagram “fondazione_ricci_barga”.

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