Un giovane di 26 anni accoltellato durante una rissa esplosa nei pressi del cimitero di Chifenti, nel comune di Borgo a Mozzano. Il presunto aggressore, un 44enne residente a Fornoli, di origini marocchine come la vittima e gli altri due uomini che se le sono date di santa ragione, è stato fermato dai carabinieri di Borgo a Mozzano nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, dopo che uno dei quattro ha dato l’allarme. Il pm di turno, Antonio Mariotti, tuttavia, ha ritenuto di non dover confermare alcuna misura restrittiva, rimettendo in libertà l’arrestato. Che resta comunque accusato di lesioni personali aggravate e di porto abusivo di arma bianca.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, attorno alle 4 del mattino è scoppiato un diverbio tra i 4, tutti residenti tra Bagni di Lucca e Barga. All’improvviso si è passati alle mani, ma uno di loro ha estratto un coltello e ha colpito il 26enne, rispondendo con i fatti alle sue provocazioni. Il giovane è stato attinto dalla lama sotto il mento: un taglio inferto con un coltello con una lama lunga circa 10 centimetri che gli è costato il trasferimento d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale dove i medici gli hanno dato una prognosi di una decina di giorni. Uno dei quattro vedendo brandire il coltello, però, si è allontanato chiamando i carabinieri. I militari sul posto sono riusciti con non poca fatica a riportare la calma, fermando il presunto aggressore.
Un episodio, il cui epilogo, secondo i carabinieri, sarebbe potuto essere ben più drammatico. La vittima, infatti, è stata colpita poco sotto il mento: se il coltello avesse attinto la gola, le conseguenze sarebbero potute essere molto gravi. Anche le altre tre persone coinvolte hanno riportato ferite, ma fortunatamente sono state loro riscontrate soltanto lievi contusioni. Alla base dell’aggressione, secondo i militari, ci sarebbe stato l’abuso di alcol: la violenza è scattata per futili motivi, al termine di una serata di bagordi.