Muore a 24 anni in auto contro due platani foto

L’impatto è stato violentissimo. La Mitsubishi Colt, finita contro un platano lungo la statale del Brennero, si è rovesciata e poi ha carambolato, terminando la sua corsa senza ormai più controllo contro un’altra pianta poco più avanti, mettendo tragicamente fine alla vita di Jacopo Pantaleoni, studente di 24 anni, di Marlia. Per il giovane, che tornava a casa dopo una serata trascorsa con gli amici, non c’è stato scampo: è morto sul colpo nell’auto che si è accartocciata contro il grosso tronco di un albero del Brennero killer, che sempre stanotte ha mietuto un’altra vittima, un centauro di 43 anni, di Altopascio, Lorenzo Vannelli, rimasto ucciso contro la roccia nel tremendo fuori strada in sella alla sua moto, poco prima del foro di San Giuliano.

Una notte di San Valentino drammatica sulle strade e due famiglie distrutte dal dolore. L’epilogo tragico della vita di Jacopo Pantaleoni è arrivato attorno alle 3,30 della notte in località La Fraga a Marlia. Secondo una prima ricostruzione degli agenti della polizia stradale di Bagni di Lucca, lo studente che lavorava nell’agriturismo di famiglia in via del Parco a Marlia, stava viaggiando da Lucca in direzione di Ponte a Moriano quando, a poche decine di metri dalla rotonda dell’Esselunga, nello stesso punto in cui nel 2008 perse la vita il 18enne Stefano Antonetti, ha perso il controllo della sua Colt, forse a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, della velocità o per un improvviso colpo di sonno. Soltanto ipotesi avanzate per ora dagli investigatori, che sono alle prese con la ricostruzione della dinamica dell’incidente che ha provocato choc e sgomento nei parenti e nei tantissimi amici del ragazzo, che di recente aveva ripreso gli studi alla facoltà di lettere all’Università di Pisa.
La Mitsubishi è schizzata contro un platano al margine destro della strada: l’auto si è poi capovolta e l’urto l’ha sospinta contro un altro albero, dove si è arrestata distruggendosi. A dare l’allarme è stato un automobilista che, vista quell’auto disintegrata contro l’albero, ha chiamato immediatamente il 118. Una ambulanza inviata sul posto dalla centrale operativa ha dovuto richiedere l’intervento dei vigili del fuoco, per estrarre dalle lamiere il corpo, ormai senza vita, del giovane. Per Jacopo non c’è stato niente da fare. La salma è stata composta all’obitorio dell’ospedale, a disposizione della magistratura. Secondo gli agenti della polizia stradale, non ci sarebbero responsabilità di terzi e nessun altro veicolo sarebbe rimasto coinvolto nell’incidente. Ma le indagini per ricostruirne la dinamica sono ancora in corso. Sul posto per gestire la viabilità sono giunte anche le volanti della polizia e il traffico è rimasto bloccato fino alle prime ore del mattino.
Sconvolti gli amici e i familiari. Il papà Giuseppe, falegname di 60 anni e la mamma Renata Caselli, commerciante di 63 anni ed ex titolare del negozio di fiori Renata nella centralissima via Paolinelli di Marlia. Jacopo lascia nel dolore anche due fratelli, Edoardo di 37 anni, Matteo di 36 e la sorella Gloria, di 33.
Dopo aver frequentato il liceo scientifico Vallisneri di Lucca, Jacopo si era iscritto all’Università di Pisa ma dopo qualche tempo aveva temporaneamente interrotto gli studi, svolgendo qualche lavoretto in locali e pizzerie della zona. Più di recente aveva ripreso gli studi, ma continuava a dare una mano ai genitori. Dopo la chiusura del negozio di fiori, la mamma ha aperto un agriturismo a conduzione familiare, coinvolgendo anche il ragazzo. Per tutta la famiglia, molto conosciuta a Marlia, una disgrazia senza pari. Attorno a loro si sono stretti i parenti e i tanti amici di Jacopo, un ragazzo che amava la musica e le uscite. Tutti quanti adesso sono sotto choc e piangono questa nuova vita spezzata sulle strade della Lucchesia.
E inevitabilmente, anche sui social network, si riaccende la polemica sulla pericolosità della strada statale del Brennero e di quei platani da Lucca a Marlia, per alcuni dei quali tra l’altro è previsto l’abbattimento. Soltanto ieri i sindaci di Lucca e di Borgo a Mozzano, ricevuta una lettera da Anas, avevano richiesto pubblicamente un piano per la messa in sicurezza complessiva della strada, troppo spesso soggetta anche a cadute massi e a smottamenti (Leggi).

 

Roberto Salotti
Gabriele Mori

FOTO – Le drammatiche immagini dell’incidente

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