Trasporto merci, crollano le immatricolazioni. Lucca “meno peggio” della media regionale

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La crisi viaggia anche gomma: negli ultimi cinque anni in Toscana il parco circolante di veicoli commerciali per il trasporto merci è sceso del 6,9% per quanto riguarda i mezzi fino a 3,5 tonnellate e addirittura dell’11,1% per i mezzi pesanti. Numeri che provengono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci (arco temporale 2010-2014) Lucca tiene botta meglio delle media regionale, -3,8 per i primi (da 24.837 a 23.887) e -10,2 per i secondi (da 3.133 a 2.812), anche se c’è ben poco da sorridere. Per quanto riguarda i mezzi con peso totale a terra fino a 3,5 tonnellate, il parco circolante è sceso da 263.104 a 244.932 unità, con una diminuzione diffusa su tutto il territorio, dal 15,9 di Firenze allo 0,4 di Arezzo, con l’unica eccezione di Grosseto, +0,1%.
Assai più grossa la crisi che ha investito i veicoli pesanti con il -11,1% (da 28.385 a 25.226 unità) che è superiore di 3,5 punti percentuali al dato nazionale. Qua non ci sono eccezioni positive, Firenze è quella che paga di più, 15,6%, Massa e Carrar si ferma a -6,7%. Il crollo delle immatricolazioni di pende da due fattori: il primo è che molte aziende di trasporto italiane sono scomparse, ed il secondo è che molte di quelle che ancora resistono, hanno trasferito la propria sede in nazioni dell’Est Europa, pur continuando ad operare in Italia.
“Non vi è dubbio che la situazione del comparto del trasporto merci in Italia – sostiene Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – sia pesantemente condizionata dal rallentamento dell’economia che è avvenuto in seguito alla crisi negli ultimi anni. I dati sull’evoluzione del parco circolante di veicoli per il trasporto merci leggeri dimostrano però che vi è una rinnovata vitalità che anima settori economici come gli artigiani o i piccoli imprenditori, settori in cui è fondamentale dotarsi di un veicolo commerciale leggero per poter svolgere la propria attività lavorativa. Diversa è la condizione del comparto dei veicoli pesanti per il trasporto di merci, che scontano ancora oggi una situazione negativa dovuta, come si è accennato sopra, in parte alla concorrenza delle imprese che hanno sede in altri paesi europei ed in parte ad un’economia che lentamente si sta riprendendo. Ma anche per questo comparto sono state recentemente diffuse alcune buone notizie che lasciano sperare in una imminente ripresa. In particolare la crescita del traffico di veicoli pesanti in autostrada, che nei primi tre mesi del 2015 è aumentato del 2% rispetto allo stesso periodo del 2014, rappresenta un forte segnale di discontinuità rispetto ai dati negativi degli anni precedenti”.

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