Esplosione alla Kme, un operaio ustionato

di Roberto Salotti
Un boato fortissimo nel cuore della notte. E un operaio sbalzato a terra nell’esplosione innescata dal contatto accidentale dell’acqua con il circuito del metallo a caldo, forse per un malfunzionamento di un macchinario. Tanta paura nel cuore della notte alla Kme di Fornaci di Barga. Erano circa le 4,30 del mattino quando si è innescata l’esplosione che ha ferito, fortunatamente, in modo lieve l’addetto che si trovava nelle vicinanze della macchina, un operaio di 50 anni di Careggine. Un’ambulanza del 118 lo ha trasferito al pronto soccorso del San Luca, per leggere ustioni al volto e problemi agli occhi, anche se, secondo i primi accertamenti medici, l’operaio non rischierebbe la vista. In mattinata è stato comunque sottoposto a radiografie per escludere eventuali traumi all’addome riportati nella violenta caduta provocata dall’onda d’urto.

Le indagini sull’incidente sul lavoro sono affidati ai carabinieri che sono ancora al lavoro per chiarire le circostanze che hanno provocato l’esplosione, avvenuta nel reparto fonderia, in uno degli stabilimenti dell’azienda di Fornaci di Barga. Secondo quanto appreso finora, a provocare tutto sarebbe stata una perdita improvvisa di acqua da un macchinario nella fonderia del rame. Il liquido sarebbe così entrato nel circuito del metallo a caldo, scatenandone un raffreddamento repentino e un vapore caldissimo che, insieme, avrebbero provocato la deflagrazione. Ma la dinamica è ancora tutta da accertare.
L’operaio che si trovava vicino è stato catapultato a qualche metro di distanza, dopo essere stato investito al volto dalla nuvola di vapore. L’allarme è stato dato dal personale delle sicurezza e dai colleghi, che sono accorsi dopo aver sentito il fortissimo boato, avvertito anche da alcuni abitanti della zona nel cuore della notte. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto un’ambulanza. I sanitari dopo aver prestato le prime cure lo hanno trasportato al pronto soccorso del San Luca, dove è stato affidato alle cure dei medici. “Per fortuna il colatore non era vicinissimo alla lingottiera altrimenti a quest’ora parlavamo di un morto”, spiegano i colleghi dell’operaio rimasto ferito. E i rappresentanti sindacali dei lavoratori esprimono forte preoccupazione per quanto accaduto nella notte. “Ancora una volta – spiega la Rsu – la mancanza di investimenti e il contenimento dei costi, che hanno ristretto gli interventi di meccanici e elettricisti alla sola manutenzione ordinaria, che da sola non basta, ci hanno portato vicino alla tragedia. Vogliamo sottolineare che siamo totalmente in disaccordo con le ricostruzioni che abbiamo letto. A nostro avviso la dinamica dell’incidente non ha nulla a che vedere con tubi d’acqua rotti o impianti di raffreddamento malfunzionanti, al centro dell’accaduto sta la lavorazione vera e propria. Nessun collega di fonderia affermerebbe mai che l’incidente sia stato causato da una perdita, difficilmente crediamo alla fatalità anche se gli incidenti possono accadere, ci chiediamo piuttosto come mai questo evento sia successo alla postazione 3, che da tempo come Rls avevamo segnalato nell’ambito di incontri sindacali perché diversamente dalle altre presentava alcune anomalie di gestione. Quanto accaduto sarà anche discusso nell’ambito dell’assemblea di giovedì prossimo, dove all’ordine del giorno avremmo parlato della situazione di crisi che viviamo in Kme, che arrivati a questo punto, ci lascia anche una profonda sensazione di abbandono, rispetto alla normale gestione che meriterebbe uno stabilimento metallurgico importante come il nostro, di fronte alla delicata situazione che stiamo attraversando”.

 

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