Nuovo blitz della pg a comando polizia municipale

Nuove acquisizioni di atti al comando della polizia municipale di Lucca. L’inchiesta sui presunti abusi negli accessi alla Ztl del centro storico, coordinata dal procuratore Fabio Origlio, si arricchisce di altri elementi vagliati in queste ore dagli investigatori che scavano anche per verificare utilizzi non ortodossi dell’auto civetta per i servizi in borghese dei vigili urbani.

E giovedì mattina (4 febbraio) i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura hanno varcato per la seconda volta in pochi giorni la soglia degli uffici di piazzale San Donato, andando dritti nella stanza del comandante Stefano Carmignani, nel mirino dell’indagine in cui non risulta – va chiarito ancora una volta – nessun indagato. L’ipotesi di reato comunque ipotizzata dalla procura è quella di abuso d’ufficio e peculato d’uso.
I carabinieri arrivati in mattinata avrebbero acquisito in particolare la documentazione relativa al regolamento della polizia municipale e all’uso di tutti i mezzi utilizzati dal comando, dalle auto fino alle moto e perfino le biciclette, con i brogliacci su uscite e impieghi delle vetture. Gli inquirenti vogliono infatti verificare se ci siano state eventuali violazioni e se i mezzi in dotazione, in particolare l’auto civetta sia stata impiegata in attività al di fuori delle strette esigenze di servizio.
L’ultima acquisizione sembrerebbe infatti confermare che l’inchiesta ha preso una direzione ben precisa ed è volta a chiarire, alla luce degli elementi già acquisiti qui, alla Metro e all’ufficio personale del Comune, se vi siano stati utilizzi impropri di mezzi o se siano stati autorizzati accessi irregolari a vetture private in uso al comandante o a altri dipendenti fuori dall’orario di lavoro o al di là di impegni istituzionali o di servizio.
Per ora soltanto ipotesi da verificare, dopo le segnalazioni raccolte in vari esposti che sono finiti sul tavolo del magistrato titolare dell’inchiesta.
La prima visita della pg al comando di lunedì scorso (1 febbraio) ha comunque convinto il Comune ad aprire una indagine interna per verificare eventuali profili di responsabilità. Un’inchiesta che è coordinata dal segretario comunale Sabina Pezzini che nei giorni scorsi ha convocato il comandante Stefano Carmignani, disponendo accertamenti in proposito alle acquisizioni finora disposte dalla procura.
Nel primo blitz al comando erano stati acquisiti documenti inerenti alcune auto private in uso al personale e i relativi accessi alla zona Ztl attraverso i varchi telematici. Sulla base di questi dati alla Metro sono state richieste le carte su permessi e accessi nella zona offlimits del centro cittadino che gli inquirenti stanno esaminando.

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