Via Guidiccioni, l’antenna è di nuovo nel mirino

di Valentina Polieri
Torna a far parlare di sé il ripetitore in via Guidiccioni, la tanto discussa antenna per la telefonia mobile installata a San Concordio (spostata dal tetto dell’Esedra) e che continua ad alimentare le proteste dei residenti del quartiere. In prima fila contro il ripetitore si schiera la signora Luciana Magni, 84enne residente al terzo piano di un condominio in via Guidiccioni a pochi passi dalla stazione radio base.

“Dopo numerosi sopralluoghi alla mia abitazione da parte dell’Arpat e dei tecnici della compagni telefonica Wind – spiega Luciana Magni – è stato rilevato che le stanze che si affacciano verso l’antenna, ovvero quelle dove passo la maggior parte del tempo come cucina, soggiorno e camera da letto, hanno un indice di radiazioni pari a tre volte rispetto alle altre stanze. Mi hanno messo alle strette: spostarmi nel lato opposto dell’abitazione, dove ho solo un piccolo ripostiglio, e installare finestre in metallo, oppure trasferirmi e cambiare totalmente casa. Io non ho alcuna intenzione né a porre variazioni alla mia abitazione né a cambiare appartamento, la mia età non me lo permette, la casa non sosterrebbe opere di modifica e non troverei giusto dover pagare di tasca mia lavori che non ho deciso io direttamente”.
La signora Luciana vive nel suo appartamento da oltre 75 anni e dal giorno alla notte si è vista spuntare l’antenna vicino casa, aprendo semplicemente le finestre della sua camera da letto. Fin da subito ha aderito al comitato contro l’installazione e ha resa nota la sua storia al sindaco di Lucca, richiedendo un intervento immediato contro il ripetitore.
“Quando ho chiesto ai tecnici dell’Arpat il motivo per cui l’antenna non fosse stata installata più in alto per ovviare questi disagi – continua Luciana Magni – mi è stato risposto che non è possibile applicare ulteriori modifiche al ripetitore, che andrebbero a minarne la stabilità. Conosco tanti vicini di casa e famiglie con bambini piccoli che vivono la mia stessa situazione e si trovano ad essere profondamente indignati come me per dover subire un rischio simile per la salute e le nostre proprietà che, a causa della vicinanza al ripetitore, perdono anche di valore”.

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