A cinque lucchesi la Stella al Merito del Lavoro

Sono 74 i lavoratori toscani che hanno ricevuto stamani la Stella al Merito del Lavoro nel corso di una cerimonia organizzata dalla Prefettura nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Si tratta dell’onorificenza conferita tradizionalmente il Primo Maggio dal presidente della Repubblica a coloro che si sono distinti, nella propria esperienza lavorativa, per laboriosità e perizia “profondendo il loro impegno per raggiungere risultati sempre migliori per loro stessi, per le loro aziende e per l’intera comunità nazionale” ha detto il prefetto Alessio Giuffrida nell’inaugurare la cerimonia. Fra i premiati in cinque provengono dalla provincia di Lucca. Si tratta di Danilo Calamari, Leda Cortopassi, Giovanni Mei, Nello Natali, Luca Carlo Giovanni Vanni.

Persone che hanno dimostrato dedizione, responsabilità e affidabilità tanto da rappresentare validi e qualificati punti di riferimento per i rispettivi ambiti professionali. “Ogni singolo lavoratore – ha sottolineato il prefetto – è protagonista con i suoi sforzi di una duplice dimensione, individuale e collettiva, entrambe imprescindibili per la serenità, il progresso e la prosperità del Paese”. Nel suo discorso Giuffrida ha posto con forza l’accento proprio sulla doppia veste che ogni lavoratore indossa “perché l’opera del singolo è un anello di una catena ben più ampia e la comunità nel suo insieme deve farsi carico di costruire con determinazione ed energia le condizioni per creare sempre più numerosi posti di lavoro”. “La penuria di opportunità occupazionali e il dramma della disoccupazione – ha proseguito il prefetto – possono determinare le occasioni per un’inaccettabile compressione dei diritti dei lavoratori e della loro salute e incolumità”. E qui il pensiero di Giuffrida va a coloro che hanno perso la vita sul luogo di lavoro e ai loro familiari. Ancora troppi incidenti colpiscono chi fa il proprio dovere ed è “responsabilità comune, delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali e datoriali, della società civile nel suo complesso rendersi promotori di ogni iniziativa utile ad elevare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Tecnologia, formazione e informazione, ritmi di lavoro adeguati, controlli, tutto deve concorrere a raggiungere questo obiettivo “perché ogni morte evitabile è una responsabilità – ha concluso Giuffrida – di cui siamo tutti partecipi”.
Dopo il prefetto, hanno preso la parola l’assessore Federico Gianassi e il direttore territoriale del lavoro Roberto Sala. Presenti nel Salone dei Cinquecento tutti i prefetti della Toscana, che hanno consegnato l’onorificenza ai propri cittadini, e le autorità civili e militari.

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