“Pasquale mi tormenta, non mi lascia in pace”. E’ lo sfogo di Vania Vannucchi, l’operatrice socio sanitaria di 46 anni di Lucca, data alle fiamme dall’ex Pasquale Russo, coetaneo di Segromigno in Monte e operaio della Manutencoop, arrestato subito dopo l’aggressione choc ai magazzini del Campo di Marte dalla polizia (Leggi). Lo aveva detto, in confidenza, ad alcune amiche ed ex colleghe che subito dopo il dramma di questa mattina (2 agosto) attorno alle 13 lo hanno raccontato agli investigatori della squadra mobile. Diverse persone, amiche o congiunti di Vania, ascoltati in questura lo avrebbero confermato. “Vania era molestata da Pasquale”.

Ma lei non lo aveva mai denunciato, forse sperando che gli sarebbe passata prima o poi. Forse credendo di essere in grado di poter gestire da sola la situazione. Invece, la situazione è degenerata dopo l’ennesimo rifiuto e litigio quando i due si sono incontrati di nuovo.
Lui non riusciva ad accettare il rifiuto della donna, suppone la polizia. Al punto da trasformare il suo amore in violenza inaudita. In grado – se sarà confermato dall’accusa – di dare fuoco alla ex e abbandonarla a bruciare in quel piazzale senza nessuno nei paraggi e andarsene a casa, finito il turno di lavoro. E’ questa la ricostruzione che fanno di quanto accaduto stamani gli inquirenti che cercano comunque ancora conferme. Sul movente, però, a questo punto, sentiti gli amici, non hanno dubbio. Sugli episodi precedenti che come raccontati potrebbero configurare lo stalking non c’è stata però nessuna denuncia da parte della vittima. Che ora versa in gravissime condizioni al centro grandi ustionati di Cisanello e non può confermare.