Camionista muore a lavoro. Padre stroncato da infarto

di Roberto Salotti
Hanno tentato di tutto per salvargli la vita, iniziando le manovre di rianimazione con uno dei defibrillatori installati circa un anno fa alla Ondulati Giusti. Ma gli sforzi di alcuni dipendenti sono stati resi vani da un dramma che, purtroppo, si era già consumato. Lo spedizioniere di una ditta esterna, un camionista di 53 anni, di origini albanesi, e conosciuto da tutti in azienda con il soprannome di “Colombo”, non ce l’ha fatta. E’ stato ucciso – confermerà poi il personale del 118 – da un infarto fulminante, mentre si accingeva a caricare la merce nel piazzale dell’azienda di via delle Cerbaie ad Altopascio.

La tragedia è accaduta stamani (6 ottobre) poco dopo un’assemblea sindacale alla sede della nota azienda del Tau. Erano le 12,30 quando un dipendente della Ondulati Giusti ha chiamato il 118: “Fate presto, c’è un uomo a terra e ha perso i sensi”. L’operaio, preoccupato per non aver ricevuto alcuna risposta all’altoparlante, dall’autotrasportatore è uscito all’esterno e si è avvicinato al suo camion. E’ stato in quel momento che ha visto il camionista a terra. Ha chiamato subito altri colleghi, che hanno portato il defibrillatore mentre l’ambulanza era già stata inviata dal 118. Purtroppo, dopo un lungo tentativo di rianimarlo, anche i volontari dell’ambulanza si sono dovuti arrendere e al medico non è restato da fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
Gli operai, dimostrando grande umanità e prontezza, si sono adoperati in tutti i modi per evitare il peggio. Con sangue freddo e determinazione hanno utilizzato il Dae, di cui è stata provvista l’azienda, e hanno tentato di fare il possibile in attesa che arrivassero i soccorsi. Le manovre di rianimazione sono proseguite ancora, ma dopo quasi un’ora è apparso chiaro che ormai nulla era possibile per salvare la vita al lavoratore. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri, per gli accertamenti di rito ma non c’è alcun dubbio che la morte sia stata provocata da un improvviso malore.
Muore anche un giovane padre. Un altro grave lutto si è registrato invece in serata a Santa Maria a Colle. Un operaio di Gesam, sposato e padre di due figli, è stato stroncato da un malore fulminante all’età di 48 anni. Luca G., si trovava a casa con la sua famiglia quando ha iniziato a sentirsi male. Si è accasciato all’improvviso ed è morto davanti agli occhi della moglie e dei figli, un maschio e una femmina, ancora minorenne. Il 118, appena ricevuto l’allarme, ha inviato nella casa di via del Cimitero un’automedica e l’ambulanza. I sanitari hanno tentato a lungo di rianimare l’operaio, ma non c’è stato niente da fare.

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