Inchiesta sul comandante, nuove acquisizioni della pg

Nuovo “blitz” della pg al comando della polizia municipale di Lucca e in alcuni uffici comunali, nell’ambito dei filoni d’inchiesta aperti dalla procura e che ruotano attorno alla figura del comandante Stefano Carmignani. Il numero uno di piazzale San Donato è indagato, oltre che per peculato e falso nell’inchiesta sul presunto utilizzo dell’auto civetta per scopi non istituzionali, anche in merito alla selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di un impiegato per la gestione delle sanzioni della municipale e per presunte irregolarità nei rilasci dei permessi di accesso per la Ztl. E le perquisizioni scattate stamani (24 gennaio) mirano ad acquisire nuova documentazione agli atti dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Piero Capizzoto che nei giorni scorsi ha interrogato Carmignani, anche se gli inquirenti mantengono su tutto il più stretto riserbo.

Mentre per il primo filone d’inchiesta Carmignani ha chiesto al gup l’istituto della “messa alla prova”, la seconda indagine è ancora aperta e ha coinvolto altre quattro persone, che sono state per ora iscritte nel registro degli indagati, sebbene come atto dovuto: si tratta del capo di gabinetto Luca Galli, il segretario generale (oggi in pensione) Sabina Pezzini, l’amministratore unico della Lucca Holding Servizi, Luca Bilancioni e un ispettore della polizia municipale, Antonio Bartolini. L’indagine non è ancora conclusa e potrebbe tradursi anche con l’archiviazione delle posizioni di tutti o parte degli indagati.
Il comandante Carmignani, l’unico per ora che risulti essere stato interrogato dal pm, ha potuto dare la sua versione e chiarire i fatti. Le acquisizioni di oggi, acquisite dalla pg in alcuni uffici del comando della polizia municipale, mirerebbero a cercare conferme o smentite ad alcune circostanze acquisite di recente alle indagini. In particolare, secondo quanto emerso finora, gli investigatori della pg avrebbero acquisito documentazione anche all’ufficio personale del Comune, dove si erano già recati nelle precedenti fasi dell’indagine. Anche al comando sarebbero stati verificati e acquisiti documenti relativi ad alcuni accessi alla Ztl.

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