Picchiava e schiavizzava moglie e figli

di Roberto Salotti
Costringeva a vivere la moglie e i suoi figli piccoli come dei reclusi, quasi come schiavi che per mangiare dovevano fare i lavori domestici indicati dal loro padre padrone. Che li lasciava senza cena, a volte dopo averli picchiati e costretti a fughe disperate con la madre dai genitori di lei. Una storia molto triste, una famiglia disintegrata dalle violenze di un padre di 38 anni che, oltre ad aver maltrattato per lunghissimo tempo la moglie, ha forse per sempre tolto il sorriso e la spensieratezza dell’infanzia ai suoi figli. Quell’uomo che sabato scorso (28 gennaio) i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castelnuovo Garfagnana, guidati dal capitano Paolo Volonté, hanno arrestato al culmine dell’ennesimo episodio di violenza.

Un sabato pomeriggio di violenza consumato fra le pareti domestiche di una casa della Valle del Serchio. All’improvviso il 39enne, accecato dalla rabbia, colpisce la moglie alla schiena mentre tiene in braccio il bimbo di appena 10 mesi, che inizia a piangere disperatamente. Poi, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la minaccia con un paio di forbici per farsi restituire i 50 euro che le aveva dato per fare la spesa. Aveva cambiato idea, e voleva giocarli alle slot machine. Lei e i figli non avrebbero mangiato. Di fronte a quell’orrenda scena, un altro figlio, di appena dieci anni, interviene a soccorrere la madre dolorante. Viene colpito anche lui alla testa, ma allora la sorellina dodicenne senza farsi vedere dal padre, raggiunge il telefono e chiama i carabinieri.
La pattuglia arriva in pochi minuti a casa e la scena che i militari si trovano davanti è agghiacciante. L’uomo, con ancora le forbici in mano, continuava a minacciare la moglie, davanti agli occhi dei figli in lacrime e terrorizzati per quello che stava avvenendo. E’ stato accompagnato fuori casa e lontano dai figli è stato ammanettato e portato al carcere San Giorgio di Lucca con le accuse di maltrattamenti, tentata estorsione e lesioni provocate alla moglie e ai figli. Il gip, sulla scorta delle indagini dei carabinieri coordinate dal sostituto procuratore Salvatore Giannino, ha convalidato l’arresto disponendo nei confronti dell’uomo la misura cautelare dell’immediato allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla donna, ai figli ed ai familiari di lei.
Le indagini dei carabinieri hanno svelato un quadro familiare fatto di violenze e prevaricazioni. L’uomo già condannato per le minacce alla moglie, almeno dal 2014 aveva proseguito a maltrattare la donna e i figli, esponendoli anche a continue violenze psicologiche. Sostenendo che essendo l’unico a lavorare in famiglia, aveva il diritto su ogni cosa aveva privato la moglie di ogni avere, e controllava perfino la spesa per i pasti dei figli. In almeno tre casi, accertati dai relativi referti medici, moglie e figli erano stati picchiati, ma per i carabinieri gli episodi sono stati molti di più. E oltre alle violenze fisiche c’erano quelle psicologiche.
Il 39enne, infatti, per l’accusa, costringeva i figli a lavorare in casa per guadagnarsi il diritto ad un pasto caldo, costringendo più volte la moglie a portarli dai nonni per farli mangiare. All’interno d questo contesto si sarebbe consumato l’ultimo episodio costato l’arresto al padre padrone.

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