Lucca, prima mobilitazione di piazza per Del Grande

Lucca sta con Gabriele. La mobilitazione per il blogger e documentarista lucchese Del Grande, fermato in Turchia e ancora non rimpatriato, è appena iniziata. La città ha subito risposto all’appello lanciato dal 34enne ieri, durante una telefonata alla compagna e agli amici, dalla “guest house” dove di fatto viene tenuto ancora prigioniero dalle autorità turche (Leggi). Da ieri sera Gabriele ha iniziato lo sciopero della fame, chiedendo a tutti di mobilitarsi per lui. L’appello già ieri sera è stato raccolto dal sindaco Alessandro Tambellini che al termine del consiglio comunale ha chiesto all’aula di prendere posizione approvando nella prossima seduta un documento ufficiale da rivolgere al presidente del Consiglio dei ministri e alla Farnesina, per chiedere di adoperarsi il più possibile per il rilascio di Gabriele.

E intanto stasera (19 aprile) alle 18,15 scatta la prima iniziativa pubblica in città: alle 18,15 al loggiato di palazzo Pretorio, in piazza San Michele, si terrà un presidio per Gabriele. Lucca darà così un primo segnale: durante l’iniziativa saranno decisi anche i prossimi appuntamenti della mobilitazione. Una iniziativa partita dal Comune a cui hanno aderito Caritas e tante altre associazioni cittadine.
“Invito tutte le associazioni del territorio – dice il sindaco Tambellini, che in questi giorni si è tenuto in contatto con i genitori di Gabriele e con la Farnesina – e i cittadini a essere presenti questo pomeriggio per una prima espressione corale della vicinanza di Lucca al nostro concittadino, che da anni è impegnato a raccontare storie difficili di integrazione. Il nostro pensiero va alla famiglia di Gabriele, che sta vivendo momenti di grande preoccupazione. Oggi vorrei che fossimo in tanti”.
Intanto questa mattina Alessandra d’Onofrio, compagna di Del Grande, ha parlato telefonicamente a Uno Mattina, spiegando che la Farnesina “sta facendo un enorme e delicato lavoro” per ottenere al più presto la liberazione del reporter e documentarista italiano Gabriele Del Grande, arrestato in Turchia al confine con la Siria la scorsa settimana. “Sentiamo la Farnesina ogni giorno – ha spiegato – e chiediamo che il console e un avvocato vadano a trovarlo” al più presto.
A Lucca stanno prendendo posizione anche i politici. “Le competenti istituzioni italiane sono mobilitate e stanno lavorando con grande attenzione per ottenere che Gabriele Del Grande possa tornare a casa in tempi rapidi: chiediamo al governo di continuare nell’impegno affinché si trovi una soluzione che porti velocemente al rimpatrio del nostro connazionale”. Lo dice la parlamentare Raffaella Mariani. “Sono vicina alla famiglia di Del Grande – prosegue Mariani – che vive momenti di gravissima ansia e preoccupazione, e ai suoi amici, con i quali mi mantengo in contatto. Da parte mia continuerò ad aggiornarmi presso le autorità che stanno seguendo la vicenda: vogliamo Gabriele libero al più presto”.  “Noi siamo preoccupati per Gabriele Del Grande, giovane giornalista toscano trattenuto in Turchia dalla polizia – dice il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi -. Del Grande stava svolgendo il suo importante lavoro di reporter e oggi dichiara di aver cominciato uno sciopero della fame per ottenere il rispetto dei suoi diritti. Ci mobiliteremo per aiutare Gabriele”. Il presidente, dopo aver contattato il padre di Gabriele, Massimo Del Grande, ha annunciato che sarà presente alla manifestazione di oggi pomeriggio in città. Al presidio sarà presente anche il consigliere regionale del Pd, Stefano Baccelli: “Gabriele Del Grande – scrive Baccelli – è andato in Turchia per fare il suo lavoro, raccontare. Descrivere con le sue parole e le sue immagini le storie di chi fugge da guerra e atrocità, storie di multiculturalismo, integrazione, flussi migratori, storie di cui spesso si conosce troppo poco. Stava raccogliendo le voci dei profughi siriani per un suo nuovo lavoro, da undici giorni è trattenuto in un centro di detenzione amministrativa. Giorni lunghissimi in cui l’apprensione è tanta. Doveroso, necessario, inevitabile, mantenere altissima l’attenzione, mobilitarsi in ogni modo e far sentire la massima vicinanza a lui e a tutta la sua famiglia, in queste ore terribili di angoscia. Ed è importante che lo faccia la sua città, Lucca. Per questo sarò anch’io oggi pomeriggio sotto il loggiato di palazzo Pretorio, per dire con forza, senza se e senza ma #iostocongabriele”.
Prende la parola sul caso anche lista Lucca Città in Comune che chiede al consiglio comunale di prendere una posizione forte, avvalando così quanto già richiesto ieri dallo stesso sindaco Alessandro Tambellini: “Da una settimana il nostro concittadino Gabriele Del Grande è ostaggio di uno stato dittatoriale in cui è in corso una repressione feroce di giornalisti, dissidenti politici e minoranze etniche come il popolo curdo – si legge in una nota -. Unendoci alla famiglia nel chiederne l’immediata liberazione, riteniamo necessario un atto chiaro e concreto del Sindaco di Lucca e del Consiglio comunale, che intervengano pubblicamente presso  gli eletti locali in Senato e in Parlamento, perché esigano una immediata azione del governo nazionale sul governo turco. Non ci bastano i contatti con la Farnesina e l’invito in piazza, vogliamo risposte. Una Lucca civile e democratica a difesa della libertà di espressione e dei diritti individuali e collettivi sempre, questa è la nostra Lucca”.

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