Stop condizionatori, tensione tra migranti alla Cri

di Roberto Salotti
Si sono ritrovati all’improvviso, e a ramadan appena iniziato, sotto le tende della struttura delle Tagliate gestita dalla Croce Rossa Italiana di Lucca con la temperatura che cominciava a salire. E sono usciti a chiedere spiegazioni ai volontari sul perché i condizionatori non funzionassero. Attimi di tensione e un accenno di protesta che sono stati però fermati sul nascere dal personale e dalla polizia chiamata ad intervenire nel primo pomeriggio di oggi all’hub per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Il motivo del contendere è stata la decisione del presidente Enzo Fasano di staccare l’impianto di climatizzazione dopo ripetuti black out.

L’obiettivo “è quello di verificare le cause del malfunzionamento dell’impianto e delle interruzioni della corrente elettrica”, spiega Fasano che, appena informato, si è voluto recare di persona alla tensostruttura.
“Entro un paio di giorni contiamo di far tornare la situazione alla normalità – spiega il presidente -: abbiamo preso questa decisione a tutela dei nostri ospiti. Vogliamo che vengano fatti tutti i controlli del caso e che ci sia assicurato che l’impianto è sicuro. I volontari hanno chiamato la polizia perché lo facciamo di routine, per evitare che la situazione possa sfuggire di mano. E’ divenuta ormai una forma di precauzione per evitare problemi sul nascere, come è accaduto anche oggi. Ai migranti è stata spiegata la situazione e tutto è rientrato senza incidenti”.
C’è anche un’altra ragione che ha fatto assumere al presidente la decisione che oggi, comunque sia, ha provocato qualche malumore tra gli ospiti: “Vogliamo capire se esiste la possibilità di regolare ed equilibrare la temperatura interna alle singole tende – spiega Fasano -. Questo per la salute dei nostri ospiti, perché vogliamo evitare ogni tipo di problema di salute dovuto a temperature troppo basse all’interno delle tende. Comprendiamo che alcuni abbiano voluto chiedere spiegazioni, perché già oggi fa caldo sotto le tende e capiamo il disagio. Ma ho chiesto questo piccolo sforzo per rimettere tutto a regime e nel più breve tempo possibile”.
Secondo il presidente, meglio fare un sacrificio ora che le temperature restano sopportabili piuttosto che ritrovarsi più tardi con la temperatura sotto le tende oltre i 50 gradi.
Le tende restano, del resto, affollate. Ad oggi i migranti ospiti alle Tagliate sono 216: “Una cifra – dice Fasano – che riusciamo a gestire e che sta rimanendo da tempo stabile grazie all’impegno della prefettura, che sta gestendo in modo molto serio l’accoglienza. Il nuovo prefetto si sta adoperando in modo eccezionale per non far salire oltre il numero dei richiedenti asilo ospitati da noi. Questo non significa che non proseguano gli arrivi: continuano in modo lineare, ma c’è una rete sul territorio che li supporta. Entro la prossima settimana, ad esempio, un gruppo di migranti lascerà la struttura delle Tagliate e torneremo sotto quota 200 ospiti”.

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