Palloncini bianchi per il piccolo Francesco – Foto foto

In centinaia, silenziosi e colmi di commozione, quelli che oggi (24 ottobre) si sono ritrovati alle 15 alla chiesa di Gragnano per dare l’ultimo saluto al piccolo Francesco Cortopassi, il bambino di 13 mesi che lo scorso venerdì (20 ottobre) è scivolato dal trattore mentre si trovava tra le braccia del nonno. Una distrazione, una fatalità, un gioco finito in lacrime che ha cambiato per sempre la vita di una famiglia che in un caldo, tranquillo e giocoso pomeriggio d’autunno si é ritrovata improvvisamente scaraventata tra le pareti dell’inferno.

Il bambino, che in un primo momento sembrava aver risposto bene ai primi soccorsi della Misericordia di Montecarlo, é stato immediatamente trasportato con l’elisoccorso al Meyer di Firenze dove, purtroppo, a causa del grave trauma cranico riportato nella caduta non ce l’ha fatta. Il piccolo si é spento alle prime luci dell’alba lasciando tutti senza fiato. Una tragedia che ha scosso tutti, un paese distrutto dal dolore che questo pomeriggio, sul piazzale della chiesa, stonava con il sole splendente che ha accolto la piccola bara bianca coperta di fiori colorati. In prima fila ovviamente lo strazio dei familiari, ma non è mancata la presenza di amici, anche giovanissimi, paesani e di tante persone che hanno voluto manifestare il proprio cordoglio, parcheggiando l’auto anche tra i campi, sotto agli ulivi, pur di salutare il piccolo. Anche il sindaco di Capannori, Luca Menesini, ha voluto rappresentare il dolore per il lutto che ha colpito l’intera frazione.
A celebrare la messa don Emilio Citti: “Il piccolo Francesco – ha detto il parroco durante l’omelia  – ha ricordato ai grandi cos’è la tenerezza. Adesso veglierà sui genitori e sul fratellino”.
E mentre nella chiesa si cercava di rendere omaggio alla giovane età del bambino con musica e canti, fuori dal portone regnava l’assoluto silenzio, rotto per qualche istante da singhiozzi di strazio e commozione a cui sono accorsi abbracci e parole di conforto anche da voci sconosciute. Una cerimonia molto sentita che ha avuto fine poco prima delle quattro, quando il feretro é stato accompagnato fino al carro funebre da un lungo applauso durato fino al lancio di alcuni pallocini bianchi a cui nessuno, però, ha prestato molta attenzione. Il piccolo, seguito dal lunghissimo e composto corteo, é stato trasportato fino al cimitero del paese. Un paese ancora incredulo che sia potuta accadere una tale fatalità e che farà molta fatica a scrollarsi di dosso questo dolore.

Giulia Prete

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