Esercitazione anticendio in darsena con la Capitaneria

Un improvviso incendio sviluppatosi all’interno di un bacino portuale e propagatosi rapidamente sulle adiacenti banchine e su una unità navale all’ormeggio. È questo lo scenario ipotizzato dalla guardia costiera viareggina come impianto di una complessa esercitazione antincendio svoltasi questa mattina nelle acque portuali antistante la banchina Il Bori, nella darsena Italia. Le operazioni sono state coordinate dalla sala operativa della capitaneria di porto con la collaborazione dei vigili del fuoco e del comando di polizia municipale di Viareggio.

Il personale del cantiere Azimut, ha lanciato l’allarme intorno alle 9 di questa mattina chiamando la sala operativa della capitaneria di porto. Alcuni bidoni contenenti prodotti infiammabili avevano provocato un’esplosione sviluppando un incendio proprio all’ingresso del bacino di carenaggio. Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi, con l’arrivo in zona di personale dell’Ufficio tecnico e nostromi della capitaneria di porto di Viareggio, di due motovedette per garantire la sicurezza della navigazione, di assetti operativi con un mezzo antincendio dei vigili del fuoco e di personale della polizia municipale di Viareggio per gli aspetti connessi al traffico veicolare cittadino.
Sono inoltre giunte sul posto tre ambulanze con personale paramedico inviate dal servizio 118, rispettivamente della Croce Rossa, della Misericordia e della Croce Verde, per l’assistenza sanitaria al personale del cantiere rimasto ustionato dalle fiamme.
L’incendio è stato attaccato in prima battuta dal personale del cantiere coinvolto, senza successo, propagandosi dal bacino di carenaggio alle adiacenti banchine e quindi su una unità navale all’ormeggio, che si è ritenuto opportuno allontanare per proteggere le imbarcazioni vicine.
È stato simulato, inoltre, il recupero di un membro dell’equipaggio della nave incendiata che, per mettersi in salvo, si è realmente gettato in mare (un sommozzatore della società Underwater service di Viareggio), è stato recuperato dalla motovedetta Cp 813 e successivamente trasferito sulla banchina per le cure mediche.
L’unità navale incendiata è stata successivamente trainata in avamporto per evitare il pericolo di propagazione dell’incendio alle unità navali ormeggiate nelle vicinanze, con l’ausilio di due rimorchiatori denominati Peter Pan e Peppino.
Decisivo è risultato quindi l’intervento delle squadre antincendio dei Vigili del Fuoco e delle ditte private SecurFire ed Athena, anche con l’utilizzo delle manichette dei propri mezzi antincendio e di quelle degli impianti dei vicini cantieri Perini e Del Carlo, che hanno collaborato attivamente durante il passaggio del convoglio nella bocchetta di comunicazione tra la darsena Italia e la darsena Europa.
Al termine dell’esercitazione si è svolto un debriefing operativo presso la sede distaccata dell’autorità marittima, tenuto dal comandante della Capitaneria di Porto Giovanni Calvelli, che, tra l’altro, ha ringraziato tutti i partecipanti per la preziosa collaborazione e la prontezza d’intervento.
L’articolata simulazione, osservata con interesse e curiosità anche da alcuni passanti, ha consentito di migliorare il flusso di comunicazioni ed affinare ulteriormente la sinergia tra gli Enti coinvolti nella gestione delle emergenze portuali.

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