Raid incendiario alla casa per i migranti

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Si fa sempre più incandescente il clima sull’arrivo dei migranti in un immobile di Capriglia, nel comune di Pietrasanta, in Versilia. La struttura che dovrebbe ospitare alcuni richiedenti asilo è infatti stata presa di mira nella notte da ignoti che hanno appiccato il fuoco, forse con il lancio di una molotov rudimentale da cui è scaturito un principio di incendio che ha danneggiato la porta.
Gli abitanti della zona, infatti, hanno sentito anche una piccola esplosione. Sul posto le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire come si sono svolti i fatti e di risalire agli autori del gesto.

Da giorni ormai il progetto di accoglienza è al centro delle polemiche a Pietrasanta, Comune che, sotto la guida dell’ormai ex sindaco Mallegni, si è sempre rifiutato di accogliere migranti.
“Condanno fortemente l’episodio ma lo Stato rifletta sulle conseguenze di un modello di accoglienza che sta esasperando ed impaurendo le comunità”. E’ il commento di Massimo Mallegni, vice coordinatore vicario di Forza Italia ed ex sindaco di Pietrasanta. “La protesta deve sempre avvenire nell’alveo della legalità e del rispetto del pensiero di tutti. In questo caso è stata superata e non va bene. Situazioni come quella di Capriglia, e di molte città italiane, sono purtroppo figlie dell’incapacità del nostro Stato di affrontare i problemi reali delle famiglie. Lo stato agisce da padrone e non come un padre di famiglia e non ha capito le grandi difficoltà con cui sono costrette a vivere le comunità ogni giorno”. Mallegni conferma la linea del no ai migranti: “A Pietrasanta ci opporremo, con ogni mezzo, sempre nel rispetto delle regole, all’arrivo dei migranti”.
“Si può protestare, dissentire come hanno fatto pacificamente e correttamente i cittadini, ma tutto deve avvenire nel del rispetto della legge e delle regole. Non c’è giustificazione alla violenza e agli atti intimidatori. Sono sempre sbagliati. E’ stato un gesto vile”. E’ la condanna di Daniele Mazzoni, ex vicesindaco del Comune di Pietrasanta in merito al caso di Capriglia. “Capisco meno invece – spiega – le dichiarazioni di alcuni esponenti Partito Democratico che vogliono far trapelare una qualche responsabilità di politici locali, presunti fomentatori delle folle e di odio. Cari esponenti del Partito Democratico fatevi un esame di coscienza: avete cavalcato questa ondata di presunti profughi fino a pochi mesi fa, un business senza precedenti, miliardi di euro di denari dei cittadini investiti in questa scellerata iniziativa. Ora in vista delle elezioni gli sbarchi calano, si allenta l’attenzione sul problema internazionale, ma i profughi o presunti tali sono in Italia e vanno gestiti. Mi domando: perché non arrivano donne e bambini? Perché si investono 35 euro al giorno a persona quando una famiglia normale non riesce ad arrivare alla fine del mese se non con enormi difficoltà? Se si scappa da una guerra è necessario avere tutto quello che prevedono i bandi della prefetture che i nostri cittadini non hanno? Perché si permette a un privato di fare affari sull’accoglienza? Perché arrivano tutti senza documenti e perché le pratiche per capire se sono profughi devono durare anni? Ma le domande sarebbero migliaia. Il dato certo è che il Partito Democratico ha favorito questo fenomeno, le procedure per capire se sono profughi in Italia sono lunghissime, gli altri paesi proteggono i loro confini e noi apriamo. Ripeto che trovo una follia mettere 20 presunti profughi in una piccola comunità come quella di Capriglia che conta poco più di 200 abitanti. Ricordo ai vari politicanti del Partito Democratico che i presunti profughi ospitati a Seravezza oltre a costare 35 euro al giorno sono nei parcheggi di Pietrasanta a chiedere l’elemosina. La gente è esasperata dalla linea della finta accoglienza del Partito Democratico. Sono disgustato e credo che chi governerà Pietrasanta non solo si dovrà opporre a questa finta accoglienza ma dovrà studiare metodi per scoraggiare il business in terra di Pietrasanta con maggiori tasse e ogni altro metodo consentito dalla legge e pensare a chi già vive qui”.
“Ciò che è avvenuto a Capriglia – osserva la Lega Nord di Pietrasanta – va condannato senza tentennamenti. Il gesto è davvero inqualificabile e non può trovare da parte della Lega Nord nessuna giustificazione né attenuante. Il lancio della bomba molotov contro l’abitazione in predicato per ospitare nuovi migranti ci descrive tuttavia il punto di esasperazione al quale certa politica ci ha condotti. La Lega conferma la propria ferma contrarietà al business dell’accoglienza – che nulla ha a che fare con l’integrazione né tantomeno con la carità – ed invita la popolazione giustamente esasperata a mantenere i nervi saldi. Non è con le bombe che si potrà risolvere alcunché in Italia, ma solo col voto democratico. Il Pd – si legge ancora in una nota – ha alimentato questa scriteriata politica per mero calcolo affaristico, poiché coloro che si arricchiscono (spesso a dismisura) con questa nuova tratta degli schiavi, appartengono all’albo di famiglia della sinistra italiana, cooperative in testa.  Nessuno, specie a sinistra, è autorizzato a sorprendersi nel rilevare fino a che punto la rabbia è salita. Noi lo dicevamo da tempo che era doveroso fermarsi, invece il Pd ha voluto proseguire su questo irresponsabile cammino. La Lega Nord invita tutti a vigilare affinché non si ripetano episodi come questo di Capriglia, ed allo stesso tempo esortiamo il commissario prefettizio a non violare in modo unilaterale il corso politico che ha caratterizzato Pietrasanta in questi anni, e che si riassume nella frase ‘prima gli italiani, no alla nuova tratta degli schiavi, no al business dell’accoglienza’”.

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