Caso Scieri, un arresto per la morte del parà

Concorso in omicidio. Con questa ipotesi un ex commilitone di Emanuele Scieri – sul cui caso aveva fatto rivelazioni Mario Ciancarella – è stato arrestato nell’ambito delle indagini, riaperte lo scorso anno, sulla morte del parà avvenuta al centro di addestramento della Folgore nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999. Emanuele Scieri di Siracusa aveva 26 anni quando è stato trovato morto nel centro di addestramento della Folgore, dove era arrivato da appena tre giorni. Tra le ipotesi, da subito, c’è stata quella che a causare la morte del militare di leva fosse stato un episodio di nonnismo.

Finora, però, nessun provvedimento era stato emesso e le indagini erano anche state chiuse, per essere poi riaperte. Oggi la svolta, raccontata dal procuratore della Repubblica Alessandro Crini e dagli investigatori della squadra mobile di Firenze e dei poliziotti della sezione di polizia giudiziaria di Pisa che hanno condotto le indagini. Indagini prima archiaviate per suicidio e poi riaperte lo scorso anno dalla Procura, su insistenza della famiglia – mai convinta che il ragazzo si fosse tolto la vita – e della commissione parlamentare d’inchiesta istituita nel 2016.

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