Spento il rogo al magazzino ma divampano le polemiche

Spenti anche gli ultimi focolai dell’incendio che ieri ha interessato il magazzino di materiali plastici, edili e di legno di via Pontenuovo a Pietrasanta creando allarme, poi rientrato, per il fumo sprigionatosi. Lo rende noto il Comune di Pietrasanta spiegando che decade l’ordinanza emessa dal sindaco Alberto Giovannetti, che invitava a evitare di stare all’aperto e a tenere chiuse porte e finestre di casa. Rimane invece attiva fino a nuova comunicazione, si spiega, “l’indicazione di evitare di raccogliere frutta e ortaggi, vincolando comunque l’eventuale consumo a un accurato lavaggio”, fino a circa 1 chilometro dalla zona dell’incendio. A Pietrasanta, tuttavia, infiammano le polemiche. Dal M5S che chiede di accertare con celerità le cause, al Pd che chiede conto al Comune dei motivi che hanno fatto ritenere non necessarie le evacuazioni dalle abitazioni limitrofe quando il rogo divampava.

Poi ci sono gli accertamenti da compiere. Le indagini, da un lato, sulle cause del rogo. Dall’altro le analisi per valutare rischi per l’ambiente. Già domani (5 agosto), o al più tardi lunedì, Arpat, si spiega ancora dall’amministrazione di Pietrasanta, “fornirà una analisi più puntuale degli effetti dell’innalzamento della nube di fumo nero”. Comunque finora i “dati dei principali parametri rilevati da Arpat”, quali “gli ossidi di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio e acido solfidrico, non mostrano alcuna alterazione dovuta allo sviluppo dell’incendio”.
“La situazione è tornata alla normalità in Versilia. C’è stato forte allarmismo, comprensibile. Al momento non ci sono segnali di preoccupazione per la salute e l’ambiente”. Così ha specificato il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti parlando di “intervento immediato e professionale da parte dei vigili del fuoco che hanno circoscritto, domato e spento l’incendio. Non ci sono più pericoli. Adesso aspettiamo le analisi di Arpat, tra domenica e lunedì. Le prime analisi, frutto del monitoraggio della centralina poco distante da qui, non ha evidenziato valori anomali”.
“Con lo spegnimento dell’incendio – ha aggiunto Giovanna Camarlinghi, dirigente medico di igiene pubblica dell’Asl della Versilia – i rischi legati all”inquinamento atmosferico sono cessati quindi si può stare fuori e non ci sono più motivi di tenere chiuse le finestre. Ad oggi, al momento, il rischio non c’è più qui né nel resto della Versilia”.
“Ora – scrivono i consiglieri comunali M5S di varie amministrazioni Simone Lunardi, Renato Pini, Massimiliano Bindocci, Davide Giannini, Annamaria Pacilio, Nicola Briganti, Niccolò da Prato e Daniele Bernardi – dobbiamo comprendere bene cosa sia successo e continuare a tenere alta l’attenzione: attendiamo le analisi di Arpat che dovrà darci un quadro su quelle che sono le possibili conseguenze dell’enorme nube di fumo nero che si è innalzata dall’edificio in fiamme destando la preoccupazione di molti. Per il momento restiamo in prudente attesa, consapevoli che i residenti del luogo abbiano il pieno diritto di essere informati con chiarezza e tempestività. La salvaguardia dell’ambiente è una delle prerogative del M5s sia a livello nazionale, con il neo ministro Sergio Costa, che a livello regionale e locale: i cittadini ci troveranno sempre pronti ad ascoltare i loro rilievi e le loro preoccupazioni”.
Il Pd di Ettore Neri è ancora più deciso nell’attacco all’amministrazione comunale: “Nel tardo pomeriggio di ieri – spiega Ettore Neri – abbiamo inviato una missiva al sindaco Giovanetti e all’assessore alla Protezione Civile Bartoli nella quale chiedevamo di ricevere chiarimenti circa le misure precauzionali che l’Amministrazione Comunale aveva adottato, e poi revocato, per il grave incendio divampato nel capannone della ditta edile Cerù, i cui fumi hanno investito gran parte del territorio pietrasantino e non solo. Ad oggi i molti dubbi che avevamo non sono stati chiariti. Ancora ci chiediamo, dunque, su quali basi tecniche e certe il Comune abbia deciso di non evacuare la cittadinanza posta nelle vicinanze dell’incendio e su quali basi ancora oggi non abbia dato indicazioni precise su come la cittadinanza si deve comportare per non mettere a rischio la propria salute. E’ innegabile – aggiunge – che nella giornata di venerdì, le informazioni ufficiali veicolate attraverso il sito istituzionale e la pagina Facebook del Comune di Pietrasanta siano state confusionarie e talvolta contraddittorie. Un plauso va da parte nostra ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e agli uomini della Protezione Civile che come sempre si sono impegnati senza sosta per domare l’incendio e sostenere la cittadinanza.  Vogliamo però capire da subito quali sono gli effetti dei fumi, senza dubbio non salutari, sia nell’aria che sui prodotti agricoli assai diffusi nell’intera piana colpita abbondantemente e per molte ore dalla colonna di fumo. Ci appare abbastanza superficiale la comunicazione fatta dal Comune, a nostro avviso più tesa a rassicurare i turisti e gli operatori commerciali,  che oggettiva e prudenziale. Allo stesso modo, hanno destato molta preoccupazione certe affermazioni da parte dell’assessore al turismo, quando ancora l’incendio era ben visibile. Non vorremmo che prevalesse la corsa a dire ‘va tutto bene’ per non perdere qualche prenotazione a discapito della dovuta prudenza necessaria per la tutela della salute collettiva. Ad oggi non abbiamo dati e pertanto non ci possiamo ritenere tranquilli. Anche Arpat e Asl, invece di attendere il fine settimana, avrebbero dovuto fornire immediatamente dati di campionamenti. Capiamo che la popolazione debba essere rassicurata, ma non con superficialità bensì con dati oggettivi e tangibili. Diffidiamo di chi, pur di dire che non vi sono rischi, chiude gli occhi e pensa solo alla propaganda. Non è il momento di mettere i fumi sotto le tovaglie, purtroppo di fumo vero si tratta, ma di dare risposte certe e sicure alla cittadinanza”.

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