Violenta figlia convivente: chiesto rinvio a giudizio

Per gli inquirenti avrebbe violentato e abusato sessualmente, per ben 16 volte in diversi episodi e negli anni tra il 2014 e il 2017, della figlia infrasedicenne della ex convivente. Ora i giudici ne hanno chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata e continuata e il prossimo 9 novembre l’uomo, 40 anni di Pietrasanta, dovrà comparire davanti al gup del Tribunale cittadino per difendersi dalle gravissime accuse nei suoi confronti.

Lo scorso anno la ragazzina stanca di reggere il peso di questo orribile segreto aveva deciso di raccontare tutto alla madre, dietro sua insistenza visto che la vedeva troppo strana e agitata. A quel punto la donna ha avvertito immediatamente i carabinieri che hanno avviato le indagini dopo aver richiesto alla magistratura il divieto di avvicinamento da parte del presunto mostro. Stando alle prima ricostruzioni, che sarebbero in parte provate da foto e messaggi, il racconto dei terribili abusi e delle violenze inaudite subite dalla ragazzina risulterebbe veritiero per un quadro indiziario, secondo l’accusa, molto forte. Mesi di inferno tra le mura domestiche che avrebbero dovuto invece proteggerla. Costretta dal convivente della madre a subire atti sessuali anche estremi. La madre non sa darsi pace per non aver compreso prima il dramma, l’incubo che stava vivendo sua figlia in casa. Una storia tremenda che ora proseguirà nelle aule giudiziarie. Madre e figlia sono seguite anche da un punto di vista medico e psicologico dai sanitari di un centro specializzato sulla violenza contro le donne della Versilia. Ma si tratta di percorsi lunghi e delicati per riprendersi in mano la propria vita. Una vita che un orco ha provato a spezzare per soddisfare turpi appetiti sessuali.

Vincenzo Brunelli

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