Arrestato dopo 14 chilometri di fuga in auto

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Ieri sera a Camaiore alcuni passanti avranno pensato che si stesse girando la scena di una puntata di un telefilm poliziesco. Ma purtroppo si trattava di un fatto assolutamente reale. Alla fine di una lunga fuga è finito in manette Mohammed Jarmouni, 27 anni, di origini marocchine e già noto alle forze dell’ordine per reati legati alle sostanze stupefacenti. La fuga è durata circa 14 chilometri tra le strade della Versilia.

Un’auto con a bordo due uomini ha finto di rallentare al posto di blocco della polizia per poi urtare una delle due pattuglie e provare a scappar via. Gli agenti senza perdere tempo si sono precipitati all’inseguimento della Lancia Delta ma non è stato affatto semplice riuscire a bloccare la macchina e nel frattempo è successo di tutto. L’uomo alla guida dell’auto in fuga si dimostrato particolarmente abile e senza scrupoli, sfrecciando nel traffico serale in direzione Sud. A una curva quasi a gomito, poi, la prima sequenza da film. La macchina rallenta per affrontare la stretta curva e all’improvviso si apre il portello del lato passeggero e il secondo uomo a bordo si getta letteralmente nel prato adiacente rialzandosi di scatto e dandosi alla fuga a piedi. Gli agenti a quel punto chiedono rinforzi ma dell’uomo, che è riuscito a lasciare l’autovettura inseguita, nessuna traccia. Verosimilmente si era preso lui “l’onere” di portare con sé quello che non volevano che la polizia scoprisse. Sono in corso indagini per la sua identificazione.
Ma l’inseguimento intanto non si è concluso prima di molti chilometri. Solo a Massarosa la Lancia Delta dopo speronamenti, derapate e continui urti con le due pattuglie che lo inseguivano, ma che a differenza sua dovevano anche prestare attenzione ai cittadini e al normale traffico automobilistico, ha terminato la sua folle corsa dopo un cappottamento, Gli agenti anche se feriti si sono letteralmente gettati sul conducente per mettergli e manette ai polsi e renderlo innocuo. All’interno dell’auto non è stato ritrovato nulla di illegale a conferma dei sospetti che evidentemente l’uomo che era riuscito a scappare forse si è portato dietro anche le “motivazioni” alla base della rocambolesca fuga. Ma ogni ipotesi è al vaglio ora degli inquirenti.
L’uomo è stato arrestato e adesso dovrà rispondere di resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale e danneggiamento oltre a vari reati legati al codice della strada. Tre degli agenti di polizia hanno riportato ferite e contusioni varie per via dei continui urti e tentativi di speronamento. Il più grave ne avrà per oltre 20 giorni mentre gli altri due per circa 7. Ma poteva finire decisamente peggio.
L’arrestato è stato processato stamani con il rito direttissimo, a seguito del quale è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Pietrasanta per 18 mesi. Sono in corso ulteriori indagini per individuare il complice, nonché eventuali traffici delittuosi in cui i due possano essere coinvolti.

Vincenzo Brunelli

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