Monossido carbonio, 17 intossicati in casa Viareggio

Due pazienti gravi e trasportati nella camera iperbarica dell’ospedale Cisanelllo di Pisa e altri 15 persone che hanno avuto bisogogno si cure mediche. Questo il bilancio dell’allarme intossicazione da monossido di carbonio che è partito questa sera (17 novembre) in un condominio di cinque piani, per un totale di 24 appartamenti, in via Monte Sumbra a Viareggio nel quartiere Migliarina. Alcune persone hanno iniziato ad avvertire uno stato di confusione e malessere ed è stato necessario l’intervento del personale sanitario oltre che dei vigili del fuoco e della polizia municipale.

Tempestivo l’intervento della centrale unica del 118 che ha inviato sul posto l’automedica di Viareggio e Camaiore, le ambulanze di Croce Rossa Viareggio, Croce Verde Viareggio, Croce Verde Lido di Camaiore, Misericordia Lido di Camaiore e Misericordia delle Seimiglia. Sono state inoltre attivate tutte le procedure relative ai protocolli di maxiemergenza anche se poi la situazione si è rivelata tale da non configurare la maxiemergenza.
I primi ad arrivare sono stati gli operatori  del118 attivati per una dispnea. Appena entrati l’analizzatore ha cominciato a suonare e quindi si sono accorti che si trattava di monossido di carbonio, da lì si è attivata la procedura.
Il bilancio alla fine parla di due persone in ospedale in codice rosso (fra questi la più grave è una donna di 60 anni), che dal Versilia sono stati trasportati alla camera iperbarica di Pisa. Un altro paziente è stato ricoverato in codice giallo, anche lui in camera iperbarica, mentre altri 5 sono stati portati al pronto soccorso del Versilia per essere controllati perché esposti. Nove, infine, i codici verdi valutati sul posto che hanno rifiutato di andare in pronto soccorso. In totale, quindi, sono stati seguiti 17 pazienti.
Quanto alle cause si pensa che si possa trattare del malfunzionamento di una caldaia. I vigili del fuoco, arrivati sul posto, hanno confermato la presenza di valori elevati di monossido di carbonio all’interno dell’edificio e su sei delle persone interessate dagli accertamenti sanitari. Sul posto sono impegnate dieci unità.

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