Sette intossicati dal monossido in casa

Ha iniziato a sentirsi male per primo e a non riuscire a smettere di tossire fino a che non ha perso i sensi cadendo a terra. E’ ora è lui ad essere quello in condizioni più gravi della sua famiglia: ha appena 12 anni. La mamma ed altri due suoi fratellini sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio ma in modo fortunatamente più lieve: insieme a loro c’era un’altra mamma e due suoi figli che si erano recati per una visita nella casa di via della Cartiera a Calavorno, frazione di Coreglia Antelminelli, dove attorno alle 20,40 di stasera (6 dicembre) hanno tutti e sette vissuto un incubo.

Il gas che può provocare la morte per asfissia si sarebbe sprigionato dalla canna fumaria di una stufa a legna all’interno dell’abitazione, probabilmente a causa di un malfunzionamento su cui stanno svolgendo accertamenti i vigili del fuoco e i carabinieri. Una fatalità. E un dramma scampato per un soffio. Quando nella casa ci si è accorti dello strano malessere del bambino di 12 anni, è stato dato subito l’allarme al 118 ma nessuno ancora sospettava che il principale indiziato potesse essere il monossido di carbonio.
Attorno alle 20,35 è iniziato il via vai delle ambulanze, tre mezzi più l’auto medica della zona: il personale del 118 ha prestato le prime cure agli intossicati mentre i vigili del fuoco stavano intervenendo nello stabile per mettere in sicurezza la casa. A preoccupare di più sono le condizioni di un bambino di 12 anni. Trasportato in codice rosso al campo sportivo di Barga, è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale Cisanello di Pisa. Altri due bimbi, di 5 e di 7 anni, sono stati trasferiti con il codice giallo sempre a Cisanello insieme ad una delle due mamme. Altri due bimbi di 5 e 8 anni e un’altra madre sono stati accompagnati al San Luca per precauzione e una leggera intossicazione: per loro il codice di gravità è stato il verde. Ma per tutti lo spavento è stato grandissimo.
E’ stato il personale dell’ambulanza però a rendersi conto che c’era stata una fuga di monossido di carbonio. L’allarme infatti era stato dato dalla famiglia perché il bimbo di 12 anni era svenuto e sembrava che non respirasse. I rilevatori in dotazione ai sanitari si sono messi a suonare una volta varcata la soglia dell’abitazione. A quel punto hanno fatto uscire in fretta tutti, aprendo porte e finestre e facendo intervenire i vigili del fuoco.
Sul posto, oltre ad essi, sono giunti anche i carabinieri per capire le cause dell’incidente. Il sindaco Valerio Amadei, informato in serata, è rimasto in stretto contatto con i militari per seguire l’evolversi della situazione che a Calavorno ha creato momenti di grande apprensione anche tra i vicini di casa, che sono corsi in strada spaventati dal suono delle ambulanze e dalle grida disperate delle tre madri che si lamentavano.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, tutti e 8 si trovavano nell’abitazione di una famiglia di origini maghrebine. In casa c’era soltanto la mamma con i suoi tre figli, perché il papà, al momento dell’incidente si trovava a lavoro. Con loro altre due amiche della donna che si erano portate anche i bambini. Nessuno avrebbe potuto prevedere di ritrovarsi all’improvviso in quell’incubo.
Sul posto il personale del 118 ha cercato anzitutto di tranquillizzare i bambini meno gravi, che sebbene non in pericolo, erano in forte stato di choc per lo spavento.

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