Rapina alle poste di Valpromaro, condannato uno dei due rapinatori, che è stato giudicato in abbreviato, rinviato a giudizio l’altro imputato. Gennaro Micillo, 42 anni originario della Campania, è stato condannato a 3 anni e 7 mesi di reclusione, mentre il suo complice Antonio De Micco, 54 anni anch’egli campano di origini, è stato rinviato a giudizio e dovrà comparire in aula il prossimo 4 aprile e difendersi dalle accuse degli inquirenti. Queste infatti le decisioni del gup del tribunale cittadino.
I due sono accusati di aver rapinato un ufficio postale. La mattina del 17 dicembre dello scorso anno, per i giudici, avevano fatto irruzione nell’ufficio postale di Valpromaro di Camaiore per compiere armi in pugno una rapina. Ora gli inquirenti sono riusciti a ottenere la condanna per uno dei due e il processo per il secondo imputato, originari entrambi della Campania. I due, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, erano fuggiti a bordo di un’auto abbandonata poco distante, dopo essere riusciti con una pistola a farsi consegnare dal cassiere circa 200 euro in contanti. Ma qualche tempo dopo i carabinieri avevano fermato un’altra vettura al cui interno c’era un uomo che corrispondeva alle descrizioni fornite dai testimoni e lo avevano arrestato. Una volta cinturata tutta l’area della rapina, una pattuglia della stazione dei carabinieri di Camaiore aveva rintracciato, abbandonata poco distante dall’ufficio postale, l’autovettura utilizzata dai rapinatori per la fuga che è risultata rubata il giorno precedente a Viareggio. A dare l’allarme poco prima delle 9 erano stati i dipendenti dell’ufficio postale rapinato che avevano chiamato i carabinieri. Pattuglie a sirene spiegate erano arrivate in pochi minuti sul posto mentre erano scattate su tutto il territorio le ricerche dei malviventi in fuga. Uno era stato arrestato poco dopo mentre l’altro in un momento successivo. Oggi la condanna per uno dei due rapinatori, ad aprile il processo con rito ordinario per l’altro imputato.
Vincenzo Brunelli

