Botte e minacce alla sorella, Cipollini a giudizio

Rinviato a giudizio l’ex campione di ciclismo, il lucchese Mario Cipollini. A luglio del prossimo anno Re Leone dovrà comparire in aula per difendersi in dibattimento dalle accuse degli inquirenti cittadini. Uno dei più noti assi del pedale del pianeta, campione del mondo e pluridecorato e premiato, dovrà rispondere di lesioni personali aggravate e minacce continuate nei confronti della sorella.

I fatti oggetto del procedimento giudiziario e delle indagini che sono state eseguite dagli investigatori lucchesi risalgono allo scorso anno e hanno come contesto Montecarlo. L’ex campione di ciclismo non è nuovo ad accuse di violenza. In passato era stato denunciato sia da una conoscente che dalla ex moglie. Ora è invece la sorella Tiziana, che vive per l’appunto nel comune della Piana, ad averlo denunciato. Stavolta i giudici lo hanno rinviato a giudizio. Cipollini, secondo le ipotesi dell’accusa da cui comunque Re Leone potrà difendersi in aula, l’avrebbe colpita più volte facendola cadere a terra dopo averla strattonata e percossa durante un litigio. Sempre secondo gli inquirenti, le avrebbe poi afferrato con polsi con forza e afferrata dal torace. Mentre la percuoteva – è sempre la ricostruzione dell’accusa – Re Leone avrebbe anche minacciato lei e altri componenti della famiglia. Tutte queste circostanze presunte di cui è accusato l’ex campione di ciclismo dovranno ora essere provate in un’aula di tribunale durante il processo che si svolgerà a Lucca il mese di luglio del prossimo anno.
Cipollini avrà quindi modo e tempo per spiegare le sue ragioni e proporre la sua versione dei fatti e potrà difendersi da tutte le accuse in dibattimento e su tre gradi di giudizio. L’ex “Re Leone” del ciclismo italiano e internazionale, nato a Lucca il 22 marzo del 1967, era considerato, durante la sua carriera sfolgorante, uno dei più forti sprinter di tutti i tempi. Numerosi i trofei vinti dal 1989 al 2005. È suo ad esempio il record di tappe vinte al Giro d’Italia: ben 42, tutte in volata, ottenute tra il 1989 e il 2003. Il precedente record (41 vittorie) resisteva dagli anni trenta ed apparteneva ad Alfredo Binda Il suo record di vittorie di tappa in un singolo Giro lo ottenne nell’edizione del 2002, quando mise a segno sei vittorie di tappa (Münster, Esch-sur-Alzette, Caserta, Conegliano, Brescia e Milano). Ai successi nella Corsa Rosa, si aggiungono i cinque giorni in maglia rosa (due giorni nel 1997, uno nel 1999, uno nel 2000 e uno nel 2002) e le tre vittorie nella classifica a punti. Ora dovrà affrontare un processo penale e difendersi da accuse molto dure in un procedimento giudiziario delicato e complesso.

Vincenzo Brunelli

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